Partecipa a Vittoria Daily

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il terzo congresso della Filctem Cgil Ragusa elegge Filippo Scollo segretario generale. Eletta l’assemblea generale con diciannove componenti

Condividi su:

Il terzo congresso della FILCTEM CGIL (Federazione Italiana Lavoratori Chimica Tessile Energia Manifatture) di Ragusa tenutosi oggi a Poggio del Sole ha confermato nella carica di segretario generale Filippo Scollo. L’ha eletto la nuova assemblea generale composta di diciannove componenti. Con lo slogan “Ripartiamo dal lavoro”, nella sua relazione introduttiva Filippo Scollo è partito dal dato occupazionale in provincia di Ragusa. Dal 2008 al 2016 a oggi (dati ISTAT) il tasso di occupazione passa dal 52,2 per cento al 47,5 per cento mentre il tasso di disoccupazione passa dal’8,2 per cento al 19,4 per cento. Il livello retributivo medio si ferma a 1.059 euro: il più basso d’Italia (Fonte Osservatorio dei consulenti del lavoro). Su questi dati giocano in negativo: il deficit infrastrutturale, una rete ferroviaria pressoché inesistente e un aeroporto in affanno. Grazie alle lotte della FILCTEM di Ragusa si è superata la crisi alla Versalis che dopo un periodo di crisi ha ricominciato a produrre senza il rischio di una vendita al fondo americano SK Capital. Nel 2017 Versalis ha chiuso con un utile netto di 320 milioni di euro affluito nel gruppo ENI. Nel campo del petrolio la società Irminio ha ripreso la produzione dopo un periodo di dodici mesi di cassa integrazione; la società ha in serbo importanti progetti di sviluppo. La stessa cosa non può dirsi di ENIMED, dove si registra un calo di produzione del greggio. Le cause? Normale esaurimento ei pozzi e mancati investimenti. Le nuove prospettive sono legate alla produzione di BIO OLIO con ENIMED che ha portato avanti un progetto di ricerca e sviluppo in chiave green. L’obiettivo del sindacato è di frenare l’emorragia di un patrimonio industriale che in parte è già disperso per salvaguardare e rilanciare l’esistente ripartendo dal lavoro. Mancano gli investimenti di settore, sostiene Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa, e non si sfrutta uno strumento straordinario come il GES (Good Environmental Status) che consentirebbe di poter bonificare le zone retro portuali in termini di risanamento ambientale con lo smaltimento dei rifiuti determina un circuito produttivo. Il blocco dei permessi umanitari poi non consentono un’integrazione nel lavoro dei migranti che come alternativa possono solo delinquere per poter vivere. Secondo Giuseppe D’aquila, segretario generale della FILTCEM Sicilia vi sono alcune misure come il reddito di cittadinanza che è sussidio e non porta lavoro: una scusa per non cambiare nulla. In Sicilia ci sono otto miliardi di lavori cantierabili con fondi privati che sono rimasti bloccati. Un miliardo e duecento milioni di euro i fondi non spesi per le condutture idriche bloccate perché nel giusto concetto dell’acqua pubblica non è passata la privatizzazione degli impianti per portarla nelle case. Sul sistema degli appalti si è soffermato, infine, chiudendo la serie degli interventi del congresso, Sergio Cardinale della FILCTEM nazionali. Appalti che al massimo ribasso determinano forti problemi nella sicurezza dei luoghi di lavoro con un’infortunistica mortale. Il novanta per cento degli infortuni deriva dalle manutenzioni esternalizzate e quindi concesse su appalto. La strada indicata è quella della formazione, dove bisogna convogliare più risorse. Com’è ormai consolidato il concetto che per il rilancio del settore sono necessari investimenti pubblici in uno con quelli privati. Nel DEF di questo governo non c’è assolutamente nulla. Continua in modo costante, infine, lo scollamento tra lavoro e reddito.

Condividi su:

Seguici su Facebook