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Delibera comunale illegittima: emanata dopo i comizi e in attesa del ballottaggio

Assenza chiede ispezione e commissario a Comiso per dichiararla decaduta

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“Come si riassume in una sola parola qualcosa fatta al di fuori della logica, del senso comune, della trasparenza amministrativa e in barba a leggi e regolamenti? Con il terminefollia. Ecco – dice, con tono sardonico, Giorgio Assenza – la parola giusta è pazzesco! Folle è quanto fatto dalla giunta uscente di Comiso che ha disatteso una lunga teoria di norme, deliberando il 13 giugno scorso, cioè tre giorni dopo il primo turno delle Amministrative, il progetto di fattibilità e affidamento per la gestione energetica integrata e interventi diversi sulla rete idrica per un periodo di 20 anni”. “Un provvedimento che impegnerebbe ben quattro amministrazioni a partire da ora – sottolinea il presidente dei Questori dell’Ars – emanato in dispregio di ogni legge in materia e emesso a mandato scaduto quando, cioè, si possono adottare soltanto atti urgenti e indifferibili; e ciò a partire addirittura dall’indizione dei comizi: figurati a voto espletato e in attesa del ballottaggio”. “Ora – riprende – mi par di capire che l’amministrazione uscente (anzi, praticamente uscita!) abbia improvvisamente considerato improrogabile e di grande urgenza per le sorti di Comiso chiudere un iter che, nel frattempo, si era pigramente condotto a partire dal lontanissimo aprile del 2017, come specifica la stessa illogica delibera di 5 giorni fa, a meno che non la si consideri …campagna elettorale comunque illegittima, visto che il 24 giugno sarà il giorno del ballottaggio”. Per tutto ciò, Assenza ha depositato un atto ispettivo urgente chiedendo alla Regione una ispezione al Comune di Comiso, “sanzionando con forza gli eventuali responsabili”, e la nomina di un commissario temporaneo che dichiari decaduta la delibera sì che la futura legittima giunta possa “attentamente valutarla e decidere secondo raziocinio”.

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