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Mafia e scommesse on line, coinvolta anche un'agenzia di Vittoria

Fra gli arrestati anche due iblei

Redazione
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Ha coinvolto anche la provincia di Ragusa la maxi inchiesta delle Procure di Catania, Bari e Reggio Calabria, coordinate dalla Dna e condotta dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia e dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Catania relativa ai centri scommesse. In particolare l'inchiesta ha toccato anche un'agenzia di scommesse di Vittoria e due iblei coinvolti, il ragusano Giovanni Di Pasquale e il modicano Federico Di Ciò. L'operazione si è conclusa con 68 persone arrestate, 28 delle quali in Sicilia. Tra le persone finite in carcere anche esponenti dei clan mafiosi Santapaola-Ercolano e Cappello che, secondo l'accusa, avevano messo su una rete per controllare illecitamente il mercato delle scommesse sportive e dei giochi attraverso internet ed il “banco”. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, di associazione a delinquere, a carattere transnazionale, finalizzata all’illecito esercizio sul territorio nazionale di giochi e scommesse sportive; di riciclaggio, di auto-riciclaggio, intestazione fittizia di beni, truffa a danno dello Stato, omessa e infedele dichiarazione dei redditi. Tutti i reati sono aggravati dalla finalità di agevolazione dei clan e per avere consentito alle cosche l’infiltrazione e l’espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line, nonché l’auto-riciclaggio. Tra le agenzie sequestrate, quindi, anche un centro scommesse di Vittoria, che è solo una delle quasi cento agenzie di scommesse/internet point sequestrate nell'Isola. Nell'operazione, sequestrati anche beni per settanta milioni di euro sia in Italia che all’estero.

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