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Sbarchi, arrestati due scafisti. Uno è minorenne.

Redazione
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La Polizia ha fermato 2 scafisti responsabili  di aver condotto due gommoni soccorsi in mare e giunti a Pozzallo il 17 ottobre scorso.  In manette Williams PRIEYE, nigeriano di 26 anni, ed un gambiano di 17 anni, T.I.  Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche.  Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche.  Le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultano sempre complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti numerose incombenze, così da permettere un immediato invio dei migranti in idonee strutture d’accoglienza individuate dalla Prefettura in base ad un articolato piano di riparto nazionale del Ministero dell’Interno. La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. 

Gli uomini della Polizia di Stato - Squadra Mobile Questura di Ragusa - con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, al termine delle indagini hanno sottoposto a fermo 2 scafisti di altrettanti gommoni soccorsi. Tuttora sono in corso indagini per individuare gli altri responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.  Uno degli arrestati è un giovane di appena 17 anni, ritenuto responsabile di aver condotto un gommone con a bordo 99 migranti. I testimoni hanno riferito che, proprio sul gommone condotto dal minore, circa 25 migranti, a causa delle pessime condizioni meteo, sono caduti in mare. I compagni di viaggio non sono stati in grado di riferire quanti sono quelli che sono risaliti e quanti sono scomparsi tra le onde perchè c’era molta agitazione ed oguno ha pensato  salvarsi senza poter controllare gli altri. Lo scafista minorenne è stato anche ascoltato dai poliziotti ma non ha forntito alcuna indicazione sugli altri migranti e si è dichiarato innocente.  Lo scafista maggiorenne è stato condotto in carcere a Ragusa a disposizione dell’A.G. iblea, mentre il minore è stato accompagnato a Catania presso il Centro di permanenza per minori indagati di reato a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni.

Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

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