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L'UE approva nuove norme a tutela dei Produttori. Mugnas: piccola vittoria, grande passo avanti per la politica che si è sempre battuta!

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"E’ una piccola vittoria del settore ed un grande passo in avanti per la politica che si è battuta sempre per i territori la cui economia si basa prevalentemente sull’agricoltura”.Così Alessandro Mugnas, di Reset Vittoria, commenta le recenti notizie relative all’approvazione, da parte dell’Unione Europea, di nuove norme a tutela dei produttori. “Reputiamo d’essere nella giusta direzione e contestiamo le becere proteste,che non hanno riscontro, svoltesi in Piazza o fuori dall’ortomercato vittoriese, spesso fatte per propaganda politica e rimaste fine a sé stesse oltre che inconcludenti. Le proteste e l’apertura al dialogo- aggiunge- vanno fatte sempre con chi ha il potere decisionale di muovere qualcosa in un errato sistema, come noi abbiamo fatto con la Regione Sicilia, a Palermo, nonché a Montecitorio, a Roma, muovendo gli animi di quella politica che può fare, solo se spronata. Lo abbiamo fatto in passato e lo faremo in futuro. Il nostro compito è quello di continuare questo percorso. Siamo pronti a spronare il Governo Nazionale al fine di tutelare in primis l’economia della nostra città e quella di tutta la fascia trasformata che nutre orgoglio per questo settore, spesso dimenticato. Chi vorrà aggregarsi potrà solo dare ancora più voce agli interessi della collettività. Il nostro interesse verte a risolvere tutto quello che per anni è stato solo discusso ma non risolto, come la suddetta direttiva europea. Finalmente, dopo anni, le nostre denunce sono arrivate a chi di dovere. Già il 5 marzo scorso abbiamo denunciato,per l’ennesima volta, la mancanza di controlli nella ‘Grande distribuzione organizzata’. In quell’occasione siamo stati avvisati del fatto che, proprio in questi giorni,  stava intervenendo l’Unione Europea, con apposita direttiva, già votata dal Parlamento Europeo. Ovviamente la sua applicazione dovrà passare da un recepimento nazionale ed un’efficace azione di vigilanza. Adesso ci si potrà opporre a scontistiche ingiuste e forzate, ai pagamenti lunghissimi e dalle contestazioni della merce non giustificate”. 
Mugnas annuncia di voler anche avviare una battaglia democratica sugli accordi con la Cina, facendoci  - conclude - portavoce e reclamando ogni diritto commerciale. “La Cina, con cui si è fatto l’accordo d’importazione, importa frutta in Italia ma non vuole la nostra. Le loro importazioni, nell’ultimo anno, hanno superato ben il 35% in più delle nostre esportazioni presso il loro paese e non troviamo corretto (per questo motivo) l’accordo. Va tutto ridiscusso e rimodulato, a tutela della nostra agricoltura, altrimenti diventerà più conveniente mantenere ognuno la nostra produzione”. 

 

 

 

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