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Carenze sanità locale. La nota di Mugnas a Razza ed Aliquò

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Carenza di personale tecnico qualificato all’Ospedale Guzzardi di Vittoria, i cittadini reclamano la dignità di una struttura in grado di assistere i pazienti di mezza provincia ragusana.

E' quanto dichiara Alessandro Mugnas dell’Associazione Reset: "Siamo arrivati al punto di non ritorno, bisogna intervenire nell'immediato, placando le falle dell'organico della struttura.  Negli anni si è riuscito ad avere una struttura ospedaliera all’avanguardia, capace d’assistere e sostenere un ingente flusso di pazienti provenienti da tutto il territorio ragusano e non solo.

Oggi ci ritroviamo con particolarissime attrezzature ma non con chi ha capacità tecniche nell’utilizzo, come ad esempio “la macchina per la risonanza cardiaca” che, rispetto ad altre metodiche di visualizzazione, presenta diversi vantaggi: invasività quasi assente, radiazioni ionizzanti quasi assenti e consente di ottenere immagini in tre dimensioni.

Applicata al cuore, - continua Mugnas - permette di ottenere informazioni riguardo la struttura del muscolo cardiaco, (macchina presente nell’Ospedale vittoriese) per trovarne un’altra bisogna spostarsi su Catania, meta che a quanto risulta da recenti segnalazioni “fatte da pazienti”,  è doverosa percorrere in quanto l’assenza di personale qualificato e limitato a Vittoria non ne permette l’utilizzo. Questo vale un pò per tutti i reparti, le carenze in ambito medico e infermieristico sono diventate, infatti, eccessive.

Pertanto ci chiediamo com’è possibile nel 2019 assistere a episodi del genere? Cosa se ne vuol fare di questa struttura e di chi necessità l’utilizzo della stessa?

Invitiamo L’Assessorato regionale con a capo Ruggero Razza e Il Dirigente dell’ASP di Ragusa Angelo Aliquò a prendere provvedimenti in merito, altresì La Commissione Prefettizia che presiede il Comune di Vittoria ad unirsi a questa battaglia per la tutela della salute di ogni cittadino, così come per l’ambulanza medicalizzata e per il PTE di Scoglitti.

Ricordiamo che - conclude - non tutti hanno la possibilità motoria e tempistica di poter affrontare la trasferta per raggiungere Catania.

Abbiamo le attrezzature sanitarie?

Utilizziamole con l’occorrente personale medico, non pensiamoci quando sarà troppo tardi mettendo a rischio vite umane!"

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