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Disaffezione politica: Pd perde Scuderi che si autosospende

redazione
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Viviamo nella consapevolezza e soprattutto nella disaffezione alla politica.

Giovedì scorso assistiamo all’addio del gruppo storico del Meetup Vittoria-Scoglitti dal Movimento 5 Stelle, venerdì un altro passo non indifferente di un esponente e consigliere comunale del PD, figura attiva, qualificata e molto sensibile alle problematiche del territorio: Pippo Scuderi.

Pippo Scuderi, consigliere comunale e capogruppo della lista Megafono, annuncia la sua autosospensione dal Partito Democratico. Ecco le sue motivazioni respingendo a priori possibili attacchi e accuse di incoerenza politica: “Una decisione sofferta ma necessaria per dare un senso alla mia scelta politica di servire la città”.Chi lo farà, e perché non conosce la mia storia politica a fondo. Io credo che l’unica incoerenza possibile sia quella nei confronti della città e dei suoi cittadini”. Sottolinea Scuderi: “Ho deciso di autosospendermi dal Partito Democratico perché, dopo una lunga quanto infruttuosa attesa, non è avvenuto nessun rinnovamento, chiesto ed auspicato, non solo da me, ma anche dalla stessa classe dirigente cittadina. La mia decisione è stata maturata a lungo e cova da parecchi anni, un mio primo eloquente gesto è avvenuto più di un anno fa quando ho rassegnato le dimissioni dalla segreteria del PD proprio perché mi ero reso conto di trovarmi in un partito fermo ed ingessato, lontano dalle esigenze della città e dai problemi dei cittadini sordo a tutti gli stimoli esterni”. “Diciamocela la verità, senza timori e senza timori di essere smentiti, il Pd non mi rappresenta e la grande confusione di queste settimane nella ricerca di un candidato a sindaco ne è la palese dimostrazione. Ma l’oggi è, in fondo, il riflesso di ieri perché in questi anni non è cambiato nulla e non c’è stato nessuno scatto d’orgoglio e nessuna apertura verso le esigenze reali dei cittadini.” Parla l’uomo da sempre impegnato per il bene della collettività: “Sino alla fine ho cercato di mantenere saldo il mio ruolo al consiglio comunale nell’area politica in cui ero stato eletto, agendo con responsabilità e senso delle istituzioni, ma adesso,che siamo giunti al trimestre di scadenza dell’organo politico e deliberante più importante per le dinamiche cittadine, sento dentro di me tutto il coraggio di dire alla mia città: E’ ora di cambiare rotta. Ed è per questo che mi autosospendo dal Pd nella consapevolezza che le ideologie partitiche possono finire per diventare vuote idee, recinti dove confinare progetti mancanti, e, lasciatemelo dire, possono anche essere ancoraggi intorno a personalità di spessore ma che rimangono uniche e che oggi ci lasciano senza “eredità” politiche significative.” Le conclusioni: “Ritengo che al di là degli steccati ideologici, ci sia da lavorare, e molto, per i problemi dei Vittoriesi, c’è tanto da fare e le ultime lodevoli iniziative a favore del grande problema agricolo, come al solito portate avanti dal solo Sindaco, unica figura carismatica all’interno di un partito che galleggia sempre di più nella sua inconsistenza, non bastano a colmare l’inattività del Pd.”

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