Partecipa a Vittoria Daily

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Francesco Aiello: IMBALLAGGI E MERCATO un bubbone purulento, ma il problema è strutturale

redazione
Condividi su:

Le Forze politiche e i i Movimenti che sostengono la Coalizione civica per Aiello Sindaco, plaudono all’impegno e ai risultati ottenuti dalle Forze dell’Ordine che hanno intercettato un buco nero della commercializzazione, che riguarda la produzione e la vendita di imballaggi, a prezzi bloccati e in maniera tale da impedire la libera contrattazione. Occorre tuttavia segnalare un dato. La degenerazione mafiosa si realizza in un contesto favorevole , che in relazione a questo problema significa capacità di concentrare la domanda di imballaggi in pochi punti di smistamento. Così è accaduto nel passato con il Consorzio Corvit, che interfacciava e mediava tra produttori agricoli e gestore ( unico in quel caso ) della vendita di imballaggi all’ interno del Mercato. In quel contesto si determinò persino una cointeressenza mafiosa che trasferiva nelle tasche di alcuni soggetti del nostro territorio una percentuale illecita su ogni imballaggio venduto. E appare evidente che senza la mediazione della struttura mercatale verrebbe difficile imporre la vendita di imballaggi a migliaia di produttori sparpagliati nel territorio. Ieri come oggi si afferma la centralità del Mercato nel passaggio di vendita di imballaggi e dunque anche nell’insorgere e propagarsi di una economia criminale e mafiosa attorno agli imballaggi. Voglio dire che, a mio avviso, è importante debellare uno dei punti centrali dell’azione di imposizione mafiosa nella vendita degli imballaggi, ma questo lo si può fare in via definitiva se si intercetta e si abbatte alla radice il percorso che il progetto mafioso continua a scavare nella organizzazione della struttura mercatale. I Commissionari devono rinunciare a trasferire imballaggi ai produttori, perché è attraverso questa concentrazione della domanda, che la pressione mafiosa e la imposizione di prezzi di vendita di imballaggi fuori mercato, si sviluppa e si realizza: diventa sistema proprio attraverso questa canalizzazione di trasferimento degli imballaggi ai produttori per via non diretta ma mediata dai Commissionari. Commissionari che, lo dico a chiare lettere, non c’entrano con la imposizione mafiosa, anzi la subiscono per molti versi, ma che certamente offrono il fianco scoperto a chi deve imporre la propria azione di vendita con il dominio mafioso. Intimidire o condizionare un punto di smistamento all’interno del Mercato è tutto a favore del meccanismo mafioso. Meglio che avere a che fare con migliaia di produttori, difficilmente controllabili e comunque più liberi di scegliere.

E allora, diciamo a questi amministratori, che senso ha spendere soldi per favorire un processo di vendita trasversale degli imballaggi attraverso i posteggi del Mercato? Come si possono ripetere errori mortali, che già abbiamo subito e con cui ci siamo drammaticamente misurati, che ci sono costati, a noi e a quella struttura, lacrime e sangue, mentre alcuni signorotti locali si facevano i soldi a ridosso di questa aggressione mafiosa al nostro territorio ? Si blocchi la costruzione dentro il Mercato della famigerata tettoia per gli imballaggi che diventa inevitabilmente una piattaforma al servizio di questo bubbone. Per non parlare degli aspetti fiscali obliqui, opachi e molte volte truccati, di questo conferimento di imballaggi dentro il mercato e della esclusione di tanti anticorpi positivi ( i singoli produttori ) dal confronto diretto col mercato degli imballaggi. Il blitz di stanotte è un risultato. Ma la bonifica della problematica dipende da noi, dal Comune, dal bisogno di legalità che esiste, e che si deve risolvere senza fare finta di niente, senza cambiare i meccanismi all’interno dei quali l’azione criminale viene facilitata nei suoi obiettivi mortali per la gente onesta che vuole vivere e lavorare, all’interno e all’esterno del Mercato ortofrutticolo.

Condividi su:

Seguici su Facebook