Anche quest’anno la città di Vittoria ricorderà Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco, nel giorno a lei dedicato, il 4 dicembre.

Barbara, il cui nome vuol dire straniera, è una martire cristiana venerata dalla Chiesa latina. Numerose le tradizioni fiorite intorno alla sua figura, che non consentono una datazione esatta del periodo in cui è vissuta; l’unica certezza è che il suo culto si diffuse rapidamente ed è attestato già presso le comunità cristiane d'Oriente e Occidente sin dal VI-VII secolo.

Con la riforma liturgica operata con il Concilio Vaticano II la sua memoria venne rimossa dal calendario romano nel 1969, a causa dei dubbi sulla sua storicità, pur rimanendo una tra le sante cattoliche più popolari, grazie anche all’ elevato numero dei patronati a lei affidati: Vigili del Fuoco, Marina Militare, artificieri, artiglieri, minatori,  architetti, muratori e tanti altri ancora; viene invocata anche per scongiurare i pericoli del fulmine e della morte improvvisa.

Da qualche anno anche a Vittoria se ne celebra la memoria, festa ancora sconosciuta a tanti ed in genere organizzata dall’ Avis di Vittoria e dal Corpo locale dei Vigili del Fuoco.

I festeggiamenti si terranno lo stesso giorno della memoria liturgica, il 4 dicembre, con la celebrazione alle ore 18.30 della S. Messa presso la chiesa di Santa Maria Goretti, celebrata da Don Andrea La terra, concelebrata da Don Gioacchino Interliggi ed animata dalla corale parrocchiale, cui seguirà la processione con il simulacro della Santa per le vie della parrocchia, animata dal Corpo bandistico “Città di Vittoria”, per raggiungere l’ex campo di concentramento e la cappella dedicata alla Santa,  dentro la quale sarà deposto il simulacro.

A seguire alle ore 20,00 si terranno i fuochi d’artificio.

La pietà popolare invoca Santa Barbara a protezione contro gli elementi della natura quali fulmini e tuoni; esistono varie versione di novene, preghiere e cantilene dedicate a Barbara. Ne riportiamo una tra le più conosciute e recitate (anche in altre forme e versioni), frutto della tradizione antica e sempre attuale:

“Santa Barbara nun durmiti,

ca li trona su vinuti,

 su vinuti pi la via, Santa Barbara vita mia”