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Pochi secondi bastano a salvare una vita. Un Convegno a Vittoria per incentivare all'uso dei defibrillatori

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I club service della città da sempre si occupano di problematiche sociali e di temi legati alla salute, al benessere, alla tutela e salvaguardia del territorio e delle sue bellezze artistiche.

Il Kiwanis, in particolare, ha organizzato presso la sala “E.Giudice” nel complesso delle Grazie, un Convegno su un tema importante e attuale come quello della «morte improvvisa», l’arresto cardiaco, sulla prevenzione ed in particolare sull’ importante ruolo che può svolgere il defibrillatore, relazionato da esperti del settore quali il dott. Vladimiro Lettica, attualmente Direttore dell’U.O.C. Cardiologia – UTIC dell’Ospedale Guzzardi e il dott. Gaetano Giarratana, medico specialista in Anestesiologia e Rianimazione.

Alcuni defibrillatori sono stati donati alle scuole e alle strutture sportive presenti in città, come segno di sensibilizzazione ed incentivazione alla loro istallazione ed ovviamente al loro corretto utilizzo in caso di necessità. Un esempio tra molti, quello installato presso il campetto di calcio a 5 adiacente la parrocchia San Francesco di Paola.

Secondo gli esperti relatori « il tempo d’intervento per salvare una vita umana in casi di arresto cardiaco è molto breve. Un minuto in più dal primo arresto equivale alla riduzione del 10-12% di sopravvivenza. Raggiunti i 10 minuti non ci sarà più nulla da fare. Considerati i possibili ed eventuali tempi di attesa per un primo soccorso ospedaliero, l’unica alternativa diventa la defibrillazione precoce associata alla rianimazione cardiopolmonare di base».

 L’Arresto Cardiaco è il principale responsabile del 60-70 % delle cause di morte cardiovascolare, caratterizzato dall’improvvisa e rapida cessazione dell’attività del cuore, dalla perdita di coscienza e dall’assenza di respiro.

Un defibrillatore, dunque, può fare la differenza e salvare vite umane.

I due esperti hanno lanciato anche una brillante idea: quella di costituire a breve una associazione, “Salvami”; «Alla base del progetto – chiosano i medici relatori - la cultura della prevenzione e del primo soccorso, tentando di sensibilizzare scuole, associazioni, centri di produzione, club service, società sportive, centri turistici, centri di aggregazioni, esercizi commerciali e centri di case vacanze, indipendentemente dalle obbligatorietà legali già esistenti in materia. Accorciare i tempi di attesa del 118 renderebbe la nostra città ancora più sicura».

Una mission chiara ed ineccepibile, quella cioè di installare nuovi dispositivi in punti strategici del territorio, e ripristinare i defibrillatori già presenti nelle scuole.

Pochi secondi bastano a salvare una vita !

(foto repertorio web)

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