Aeroporti, Musumeci avvia l'iter per la realizzazione di soli due grandi enti di gestione

Il presidente "chiude" la cassa della Regione e invoca le privatizzazioni

Redazione
10/07/2018
Attualità
Condividi su:

Il presidente della Regione Nello Musumeci ha avviato l’iter per la realizzazione di due soli grandi enti di gestione degli scali siciliani e invoca le privatizzazioni, "chiude" la cassa della Regione. Musumeci, inoltre, chiede Roma e a Bruxelles la "continuità territoriale", che oggi esiste solo per Pantelleria e Lampedusa e che garantirebbe tariffe più basse dei voli da e per le principali aerostazioni dell’Isola. 

Questo, in sostanza, quanto discusso ieri nel corso di un vertice. 

I dati che riguardano gli aeroporti minori sono tutt’altro che confortanti: il taglio dei voli Ryanair, a Trapani, ha determinato un calo del 90 per cento dei passeggeri e ha messo in ginocchio l’intera ecomomia della zona. A Comiso, realtà più nuova e più piccola, è prevista per fine anno una lieve riduzione dei passeggeri (da 440.000 a 400.000), mentre sono già acclarate perdite per 2,5 milioni di euro. Su Comiso lo scetticismo di Musumeci parla da solo: «Se un aeroporto ha meno di un milione di passeggeri l’anno, è costretto a vivere nella difficoltà quotidiana». Quasi una sentenza di condanna. Da questa considerazione nasce dunque l’iniziativa del governatore di creare due autorità di gestione, una per gli aeroporti della Sicilia occidentale (compresi Pantelleria e Lampedusa) e l’altra per la parte orientale dell’Isola: Birgi, così, finirebbe nell´orbita dell´aeroporto di Punta Raisi, mentre Comiso andrebbe alla Sac di Catania.

Comiso ha già tentato questa strada pubblicando sul sito online della Soaco (che gestisce lo scalo) una sorta di pre-bando per sondare la manifestazione di interesse dei privati e del quale si attende l´esito.

Leggi altre notizie su Vittoria Daily
Condividi su: