"Vattene, porti malattie" e arrivano i Carabinieri. Una giovane madre eritrea vittima di un triste caso di razzismo a Ragusa

Orazio Rizzo
29/11/2018
Attualità
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Eppure è accaduto, nella “civilissima Ragusa”, nel reparto di neonatologia dell'ospedale "Maria Paternò Arezzo". Aggredita verbalmente, contestata dalle altre mamme ricoverate e dai loro parenti, preoccupati di un possibile contagio di malattia non si capisce ancora bene per che cosa o quale malattia.

Fara, una giovanissima diciannovenne eritrea, era rimasta incinta in Libia, vittima di tratta, stuprata e violentata, aveva partorito su uno dei tanti “barconi della speranza”, approdando sulle coste di Pozzallo nella notte fra sabato e domenica, scampando per miracolo alla morte in mare, insieme ad altri 264 compagni di sventura. Con lei la figlia di appena 15 giorni, Mecat, che per motivi precauzionali era stata ricoverata presso il reparto di neonatologia del Paterno’ Arezzi di Ibla, in condizioni di deprivazione notevole, ancora con tracce di cordone ombelicale.

La giovane donna si era fatta accompagnare da alcuni operatori dell' hotspot di Pozzallo in Ospedale, desiderosa di vedere la sua piccola, ma al suo arrivo in reparto è scoppiato il putiferio delle altre degenti e dei loro familiari, tanto da costringere il personale medico a far intervenire le autorità per riportare la calma in reparto.

Un grido unanime di condanna si è levato alto dalle istituzioni in primis e dalla società “civile”. Amareggiati il sindaci Ammatuna di Pozzallo e Cassi’ di Ragusa; il primo è andato a far visita alla giovane donna, omaggiandola di un bel mazzo di fiori, il secondo ha promesso e garantito che la incontrerà quanto prima in Comune

L’episodio la dice lunga su quanto il velato razzismo che circola sul web soprattutto stia prendendo il sopravvento e stia diventando sempre più concreto e reale. Il “vattene” urlato alla ragazza dalle altre mamme, altro non è che il triste e sconfortante risultato di quanto gli italiani da gente e popolo accogliente stiano diventando sempre più xenofobi e razzisti. Per fortuna non tutti !

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