Un fine settimana turbolento, quello appena trascorso, per il Pio LA torre a Comiso, “intasato” dal flusso aereo e di passeggeri proveniente dall’aeroporto di Catania chiuso a causa delle cenere vulcanica emessa dall’ Etna che non smette di sbuffare.
La chiusura dello spazio aereo sulla città etnea era stata predisposta dall’Unità di crisi a causa dello starto di cenere depositatosi e che non rendevano sicuro l’atterraggio e le partenze.
Circa 3.200 i passeggeri imbarcati o atterrati presso lo scalo casmeneo con qualche giustificato ritardo dato l’afflusso e la presenza di aeromobile nello spazio aereo ibleo.
“Sono stati 3.200 i passeggeri movimentati e 14 i voli, tra arrivi e partenze – dichiara Renato Serrano, Amministratore delegato del Pio La Torre – numeri vicini al record del 2014. Ciò dimostra quanto questo aeroporto regga e anche bene alla prova dei grandi numeri, che potrebbero diventare la normalità a prescindere dalle emergenze”
Intanto l’Etna ha diminuito la sua attività eruttiva per cui l’Unità di crisi ha stabilito la riapertura dello scalo catanese e del suo spazio aereo, con una normalizzazione dei coli e delle attività aeroportuali pur se con ancora con qualche piccolo e comprensibile disagio e disservizio.
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