Due ragusane vittime di razzismo a Parma. Insulti ed epiteti anche pesanti

Orazio Rizzo
11/03/2019
Attualità
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Nella civilissima Italia succede ancora di diventare bersaglio di epiteti razziali e fastidiosi solo per la provenienza geografica o per l’accento diverso. Il “diverso” fa ancora “paura” ed è un nemico da colpire!

Vittime di questo scenario, due ragazze della provincia iblea, trasferitesi al Nord, a Parma, per motivi di lavoro, come purtroppo centinaia di altri giovani, raggiunte dagli insulti gratuiti e offensivi di alcuni ragazzi sabato sera.

Le due ragazze erano andate a prendere una pizza in un locale vicino lo stadio Tardini di Parma, ma nel tavolo vicino alcuni giovani – forse reduci dalla partita Parma – Genoa – iniziavano ad attaccare bottone, con domande personali.     

«Ci siamo sedute ai tavolini fuori dal locale – racconta una delle ragazze, Cecilia, originaria di Scicli - Accanto a noi, seduti ad un altro tavolino, intenti a consumare pizza e birra, c'erano tre ragazzi verosimilmente tra i trenta e i 35 anni. Hanno subito tentato di attaccare bottone, facendo riferimento al fatto di essere stati allo stadio e facendoci domande personali. Per non essere scortesi, gli abbiamo parlato della zona in cui lavoriamo, poi, però, per troncare la discussione abbiamo specificato che non ci intendiamo di calcio».

«Percependo il nostro disinteresse – continua Cecilia - hanno iniziato ad offenderci accusandoci inizialmente solo di essere snob e di sentirci delle manager affermate. Non appena, però, hanno colto la nostra provenienza, hanno cambiato registro.

E giù con gli insulti pesanti ed offensivi, ingiustificati per circa un’ora: “Ah, ma queste sono anche terrone. Saranno sbarcate a Lampedusa con i neri”.

«Ci è sembrata un'ora lunghissima – chiosa Cecilia - Le offese sono continuate fino a quando siamo salite in macchina e ci siamo sentite urlare ad alta voce e ripetutamente: "Terrone di merda"».

Un fatto increscioso che la dice lunga sul clima che purtroppo si respira negli ultimi tempi, e non solo! Un clima di odio, di diffidenza, di malessere generale.  

Una vicenda conclusasi con un bel lieto fine per questi ragazzi che hanno evitato una bella querela e  che dimostra, ancora una volta ,che “signori si nasce”!

(immagine di repertorio - fonte meridionews)

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