L’ultima intervista del Preside Franco Raffo, ex Sindaco di Acate, ha suscitato notevole interesse e molti nostri lettori hanno chiesto, data la complessità, di ripubblicarla divisa in paragrafi. Lo riteniamo giusto.
Prima parte
Preside, ha qualcosa da dire sul “lascito di Raffo”, di cui parla il Sindaco?
Comune di Acate: come prima, peggio di prima. Molti cittadini, spaesati, ci chiedono lumi. Che dire? Leggendo l’intervista del Sindaco, si rimane turbati dal suo disorientamento. Sembra che sia vissuto in questi anni in chissà quale Pianeta del Sistema solare. Giri di parole, inconcludenti, per parlare di altro e di altri e/o del ”lascito di Raffo”, di cui non sa nulla. Grave! Perché è in buona compagnia, cioè con coloro che per anni, con rara furbizia, hanno saccheggiato le Casse del Comune. Capisco che è molto “impegnato all’ospedale e in famiglia”. Però bastava leggere, cari Sindaco e Assessori, qualche paginetta per conoscere la storica e tragica verità. Bastava leggere le “15 criticità” finanziarie comunicate da 16 anni dalla Corte dei Conti. Ricorderete, sicuramente, quella infelice e stupida battuta (“mentalmente confuso”) del Caruso, vostro co-gestore oggi del Comune: in un comizio avevo fatto cenno a “qualche criticità finanziaria del Comune”. Ebbene, ricordate l’“annus terribilis” 2014, quando l’Enel minacciò lo “stacco” dei contatori? Doveva avere dal Comune Due Milioni e Settecento Mila Eur. Ricordate il tragico 17 dicembre 2014, quando il Ministero delle Finanze si prese, a nostra insaputa, Tre Milioni di Euro, perché i vostri compari non avevano trasferito la somma dovuta dell’IMU degli anni 2010, 2011 e 2012? Terrificante! Sapete del Consiglio comunale, convocato dal presidente-pupo, per chiedere lumi alla Commissione di quei Tre Milioni di Euro di Debiti del 2014. La Commissione, candidamente, dichiarò di avere trovato Tre Milioni di Debiti ma di non saperne la natura!
E i consiglieri? Avevano bisogno di riunire Consiglio e Commissione? Utili idioti, asini raglianti. Non avevano letto un solo documento. Vergogna! Dei Tre Milioni di Euro del Ministero lo sapevano anche i bambini, perché il 17 dicembre del 2014 scoppiò il finimondo al Comune. Povera Acate e povera Sicilia, “terre irredimibili”, nelle mani di Politici da strapazzo e di una Burocrazia incompetente. Sapete, cari amministratori, che i vostri compari nel 2012 hanno deliberato la Bancarotta? E che dopo qualche mese l’hanno nascosta, e con essa Milioni di Euro di Debiti? Dopo presentati a noi! Ed eravamo “mentalmente confusi”! Chiedete quali interessi c’erano in gioco. E ancora le Poste, che hanno rimandato indietro lettere e raccomandate perché il Comune doveva Centinaia di Migliaia di Euro. E poi i Milioni di Euro dovuti a Centinaia di creditori, in primis la Ditta della Raccolta Rifiuti e i proprietari dei Pozzi, che ci perseguitavano e minacciavano l’interruzione dei servizi. Tutte cose puntualmente denunciate da noi, ma mai un cenno è venuto dalle Autorità competenti. Controllate i Mutui fatti dal 2003 al 2012, senza copertura finanziaria, e la mazzata di centinaia di Migliaia di Euro da pagare ogni anno. Così capirete perché le casse del Comune sono disastrate.
Seconda parte
Scusi Preside, possibile che questi Amministratori non abbiano mai saputo nulla? Lei ha vissuto un “calvario” e ha detto e scritto tanto. Fanno i furbi. Ma io dico loro: se sapete queste cose, avete l’obbligo di tacere e lavorare. Se non le sapete, cosa più grave, allora dovete restituire lo stipendio. Il mio voto e quello della stragrande maggioranza dei Cittadini è Zero. L‘intervista del sindaco ne è una prova lampante. Noi abbiamo vissuto l’inferno tra sorrisini, omertà, denunce, minacce di morte, persecuzioni da parte di delinquenti politici ignoranti, arroganti e volgari. Che, sprovvisti di capacità politiche e limitati intellettualmente, hanno preferito la politica del pugnale.
Conoscete il “caso” Stornello? E soprattutto il “caso” Iannello? La funzionaria di Comiso, gentilmente autorizzata dal suo Sindaco, stava facendo chiarezza sui Conti del Comune per evitare il Dissesto, riprendendo il Decreto Alfano dell’aprile del 2015. Che cosa è? La salvezza dei Comuni. Studiatelo. Prevedeva la spalmatura di tutti i debiti in 30 anni, senza fare Mutui. La giunta approvò tutto entro settembre 2015. Il Consiglio l’ha ignorato e per questo doveva essere sciolto e condannato a pagare i danni. La funzionaria ogni pomeriggio, con lodevole impegno ed encomiabili competenze finanziarie, svolgeva il suo lavoro. Ebbene, in una fredda serata di febbraio del 2016 il Sig Licitra, Presidente del Consiglio, e una aitante consigliera grillina l’hanno aggredita e l’hanno invitata con modi violenti ad allontanarsi dal Comune. Miserabili! Meschini!
Hanno approfittato della mia momentanea assenza. Ogni mio tentativo di farle continuare la collaborazione è caduta nel vuoto. TERRORIZZATA! A nulla è valsa la promessa della presenza di un Vigile urbano, della mia o dell’Assessore Ettore Campagnolo al Comune durante la sua permanenza. La mancata approvazione, nell’ottobre del 2015, da parte del Consiglio del Riaccertamento del Decreto Alfano, approvato dalla Giunta, e la “cacciata” della Funzionaria, nel febbraio del 2016, facevano parte di un piano per portare il Comune al Dissesto. Abbiamo denunciato questi episodi, ma nulla e nessuno si è mosso. Poveri Comuni! Come “nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello”. (Dante) .
Anche per questo abbiamo fatto un passo indietro, con umiltà e dignità, dopo cinque anni di duro lavoro. Non consentiamo ad improvvisati Amministratori di pontificare e scaricare su chi ha umilmente servito i cittadini 18 ore al Giorno. Le discariche, ormai date quotidianamente alle fiamme, le fumarole e la morte di Acate e di Marina di Acate sono la fotografia della vostra disfatta, cari amministratori. Prendetene atto e non scaricate su altri le vostre incapacità. Godetevi, se ne siete capaci, quello che col sudore della fronte abbiamo creato e vi abbiamo lasciato in eredità. Tutto con Finanziamenti europei, così come tutte le manifestazioni, senza un Euro delle casse comunali ma sempre con contributi dei Cittadini. Voi deliberate somme per San Vincenzo, per l’Estate acatese, ecc. Ma con quali soldi? Rendicontate. I cittadini debbono sapere. Sappiamo che Bruxelles non è Acate, non è Palermo, non è Roma. E’ altra cosa. C’è molto da studiare e lavorare. Dite che gli impiegati collaborano? Non mi risulta che prima boicottavano.
Terza parte
Preside, ci parli di questo “lascito”.
Infatti mi piace ricordare loro, tenuto conto che non hanno tempo di aprire i cassetti: avete l’Asilo Nido. Abbiamo realizzato una Bomboniera, una Eccellenza. E tutto con fondi europei. Non solo, Bruxelles ci ha premiato con un regalo di 800.000 Euro per la gestione biennale. Perché i Genitori pagano fino a 90/100 Euro al mese? Fate la nuova gara di affidamento del servizio. O volete che ritorni “uliveto”. Vergogna! Mai accatastato, nè agibilità. Noi, tempestivamente, abbiamo provveduto. L’Asilo ci ha fatto scoprire che tutte le Scuole, e gli Edifici pubblici, sono senza agibilità e autorizzazioni. Li chiudiamo? Finora non si è fatto nulla. C’è di mezzo la sicurezza dei nostri Alunni e di quanti lavorano nelle scuole. Noi abbiamo già fatto, sempre con Finanziamenti europei, le indagini geoagnostiche e ottenuti i Finaziamenti per intervenire negli edifici che hanno registrato qualche criticità.
La raccolta differenziata, mai avviata da altri! Al 70% in pochi mesi, con l’Encomio della Regione, il taglio dei costi del 50%, propedeutici al taglio delle tasse. Con gli Umidi conferiti a Ragusa, a due passi e non a “casa di Cristo” e a 60 Euro a tonnellata, non a 130. Con la diminuzione dei costi si debbono ridurre le tasse. E’ legge Non solo, ma dobbiamo ricevere un Milione e 200.000 Euro dai Comuni dell’Ato- SSR per la “perequazione”. Basta andare a Ragusa, se hanno tempo. Il Depuratore? Nei cassetti dell’Ufficio tecnico c’è il progetto e un Milione di Euro, sempre europei. Il potabilizzatore? In perfetta efficienza. Aspetta la “nostra acqua Gratis” della Diga. Ma preferite Acqua Sicilia! Bravi! Allora, insieme ai vostri amici grillini, proni alle vostre esigenze, chiamate la Sindaca di Roma o un qualsiasi Imperatore romano e chiedete loro da dove da più di 25 secoli prendono l’acqua per i Romani. Oppure a Frigintini e a Modica e dintorni. La chiamata per gli amministratori è gratis. Tranne che non si abbia mai sentito parlare della Diga di Santa Rosalia. La zona artigianale, costata più di 5 milioni di Euro, con un grosso Mutuo nel 2010. Non sono bastati i soldi donati dallo Stato! L’unico Comune della Sicilia. Noi abbiamo pagato i proprietari e venduti i primi lotti. Continuate il lavoro, se ne siete capaci. Il Piano Regolatore? E’ nel cassetto. Portatelo in Consiglio. Non c’è opposizione, passerà in un secondo. Sia chiaro: se viene un Commissario lo inviteremo a mandare alla sbarra Amministratori e Consiglieri inadempienti e non i cittadini costretti a costruire abusivamente dopo 15 anni di inerzia. Queste e altre cose trovate nei cassetti. Tirateli fuori e lavorate. Da noi troverete comprensione e collaborazione, se vi liberate dei bancarottieri e degli affamati sciacalli.