Una tematica di grande interesse ed attualità che negli ultimi anni sta tornando alla ribalta con forza e sulla quale si sta spendendo molto in termini di risorse umane e professionali.
Anche a Vittoria ormai si "parla" di Baby gang, e la cosa preoccupa più di tanto, visto che a pagarne le conseguenze sono vittime "coetanee". Come l'episodio increscioso che si è verificato sabato in piazza del Popolo.
Pedardi scoppiati sui piedi della gente, derisioni e per non finirla qui i coetanei che incitavano di "smetterla" non solo non sono stati ascoltati ma uno di loro ha avuto la peggio: insultato, preso per il collo e sbattuto al muro ricevendo pedardi addosso.
Insomma sono scene raccapriccianti da seguire in una città civile che vorrebbe "risalire la china" ma che stenta ancora a "gattoni" perchè deve preoccuparsi di difendersi da questi piccoli teppestelli che dovrebbero rimanere in casa a studiare invece di arrecare danni, sia psicologici che morali.
E' giunta l'ora che potremmo definire questo fenomeno con un semplice paragone: Camorrista sta a Cittadino, come Bullo sta a Vittima.
Non sottovalutiamo il problema!