L'ex sindaco Giovanni Moscato "parla ai suoi concittadini" attraverso Facebook

Redazione
01/11/2019
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La nota integrale pubblicata ieri da Giovanni Moscato, ex sindaco di Vittoria, sul suo profilo social Facebook.

"La nota segue la decisione dei giudici del tribunale di Catania che lo hanno condannato ad un anno e 4 mesi ed hanno disposto anche la sospensione dai pubblici uffici per 2 anni. Il reato contestato è quello di corruzione elettorale. ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA DI MOSCATO: Sono passati tre giorni e mi sembra giusto mettervi a conoscenza di quanto accaduto, quali sono i fatti e quali le conseguenze. Mi sembra giusto perché sono stato onorato di servire e rappresentare Vittoria per 24 mesi. Mi sembra giusto perché ho indossato con orgoglio la fascia tricolore che mi avete affidato. Mi sembra giusto perché in 15mila avete dato fiducia e sostegno a me e alla mia squadra. Sono stato condannato a 1 anno e 4 mesi per corruzione elettorale. Una condanna che deriva da un atto amministrativo che NON POTEVO NON FARE. Ho giurato come sindaco della Città di Vittoria il 21 giugno 2016. Il 30 giugno 2016 (dopo appena 9 giorni di insediamento) sono stato costretto a firmare una proroga di un’ordinanza contingibile ed urgente per prorogare il servizio di raccolta dei rifiuti che scadeva proprio in quella data. Ricordo infatti che il servizio non era mai, nella storia della città, stato affidato con gara pubblica (aggiudicata solo tre mesi dopo grazie al mio impegno). E’ stata una scelta OBBLIGATA: non c’erano alternative. Se non l’avessi fatto i rifiuti sarebbero rimasti per strada e nei cassonetti per settimane con la conseguente emergenza sanitaria. Un atto previsto per legge, la cui legittimità è stata confermata dai tribunali amministrativi, ma che per altri tribunali sarebbe un atto che esegue un disegno criminoso in concorso con l’ex sindaco. Lo stesso che ho sempre combattuto e del quale sono stato fieramente, correttamente e istituzionalmente all’opposizione. Ho firmato l’ordinanza dopo essermi consultato con il prefetto di Ragusa allora in carica (fatto provato in giudizio) che mi ha consigliato di agire in tal modo. Quale condotta si esige da un Sindaco? Forse avrei dovuto lasciare la città senza raccolta dei rifiuti per SETTIMANE o MESI? Ma nonostante questo sono stato condannato, per quanto tutto ciò sembri inverosimile. Sono stato condannato, infangato nel mio nome e nel mio onore, e con me la mia città, che ho servito senza mai risparmiarmi in nulla e sempre nel massimo rispetto delle istituzioni e della legge. Vittoria, colpita da uno scioglimento insensato, continua ad essere messa alla gogna, dipinta come un girone infernale e senza possibilità di redenzione, criminalizzando chi per anni ha lottato per la legalità, la trasparenza. Perciò adesso continuerò a combattere per difendere la dignità e l’ONORE della mia persona e della mia famiglia, appellero’ la sentenza che condanna un uomo innocente, ma il mio impegno politico termina QUI. Ho sempre detto che un politico che subisce una condanna, seppur non passata in giudicato, deve riflettere seriamente sul suo ruolo pubblico. Io l’ho fatto. La mia attività politica si conclude qui perché è giusto che chi rappresenta le istituzioni sia al di sopra di ogni dubbio. Ma le vicende del singolo non possono condizionare quello di una intera comunità. La mia, la nostra comunità fatta di persone serie, oneste, degne. Persone che mi hanno affiancato e sostenuto. Persone con le quali abbiamo fatto, sin da ragazzini, opposizione per 20 lunghissimi anni. Siamo stati sempre LONTANI DAI PALAZZI, abbiamo denunciato conflitti d’interesse giganteschi e opacità, abbiamo lottato dentro il consiglio comunale, abbiamo scelto sempre la strada più difficile. Abbiamo sacrificato la nostra gioventù e i nostri affetti perché amiamo Vittoria. Abbiamo donato sempre tutto il nostro amore a questa meravigliosa città senza poltrone, incarichi o tornaconto personale. Per questi motivi Vittoria ha una possibilità di riscatto che passa da questa comunità. Dal canto mio ho servito la città senza mai risparmiarmi sempre nel massimo rispetto delle istituzioni e della legge. Grazie vittoriesi per la solidarietà che mi avete sempre espresso. Continuerò la mia battaglia, certo di avervi al mio fianco."

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