Due gli aerei attualmente a disposizione, modello Airbus A320 con capienza di 180 posti ciascuno, che collegheranno la Sicilia settimanalmente alle seguenti mete italiane ed estere: Roma, Bologna, Milano, Francoforte, Londra, Parigi, Tunisi e Malta.
«La linea di Aerolinee Siciliane è tracciata, i programmi sono chiari, il mercato c'è - afferma Claudio Melchiorre, vice presidente del consiglio di sorveglianza -. Impiegheremo più del previsto a rispondere a tutte le richieste di sottoscrizione che sono tantissime, l’azionariato popolare funziona, la scelta "francescana" del management di percepire denaro solo a risultati ottenuti dà credito a tutti noi».
Società, azionisti, business, tutte parole che rievocano un’idea di profitto, ma che in realtà nascondono un grande cuore: è il cuore di una Sicilia "che fa da sé" e che non ha timore a "puntare su di sé". La nuova compagnia giallo rossa non abbraccia la filosofia del low cost, ma sono previsti per tutti i passeggeri prezzi ragionevoli (bagaglio a mano incluso) e anche delle speciali tariffe sociali a vantaggio di alcune categorie di persone, con particolari agevolazioni per chi vuole viaggiare da e verso la Sicilia.
«La nuova compagnia aerea non è solo uno strumento per collegare la Sicilia al resto del mondo a prezzi competitivi, ma anche una solida realtà di legalità e solidarietà economica - continua Melchiorre -. Alla base della nostra tariffazione c’è l’intenzione di mettere al primo posto le esigenze dei passeggeri.
L’idea è quella di non mettere balzelli su balzelli, vogliamo far viaggiare le persone in maniera serena senza la necessità di troppo fronzoli a bordo, pagando un prezzo ragionevole e accessibile a tutti.
Entreremo in questo grande mercato in punta di piedi, non intendiamo spezzare la schiena a nessun competitor. Quel che è certo è che la nostra compagnia non venderà mai dei voli a 600 euro».
Tantissime sono le richieste di adesione al capitale per diventare azionista che sono pervenute e si attende a giorni la delibera di stop alle iscrizioni da parte del consiglio di gestione. Entro cinque anni, secondo i piani di sviluppo redatti dalla nuova compagnia aerea, la compagnia con la bandiera della Trinacria avrà una flotta di 12 aeromobili, con circa 800 occupati diretti e un indotto di duemila.
«Sentiamo la responsabilità di ogni singola quota che è stata sottoscritta, abbiamo osato cambiare le regole dell'economia, abbiamo fondato una compagnia sul coraggio e la solidarietà dei siciliani e di chi crede in noi. Il nostro desiderio è far capire a tutti che la qualità del servizio, la possibilità di profitto e la solidarietà non sono concetti slegati che lottano l’uno contro l’altro, ma stanno tutti dalla stessa parte perché un buon servizio va certamente a vantaggio di tutti».
L’entusiasmo è palpabile, considerando soprattutto che appena dodici giorni fa nulla di tutto questo esisteva, ma la determinazione dei soci e degli imprenditori coinvolti fa presagire un successo che risulterà difficile da comprendere per chi è abituato agli schemi classici nella Sicilia, basati sull’attendismo e la posizione.
(fonte e foto Balarm)