Coronavirus, Lorefice (m5s) relatrice del decreto: “Adottate misure necessarie per la sicurezza dei cittadini. La prima cosa da evitare è l’allarmismo: in Sicilia non ci sono focolai"

27/02/2020
Comunicati Stampa
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Il Decreto Anti-Coronavirus è stato licenziato ieri dalla Camera. Relatrice l’on. Marialucia Lorefice (m5s), presidente della Commissione Affari Sociali. “Il Decreto è una risposta immediata all’urgenza per questa ragione bisognava approvarlo nel più breve tempo possibile -sottolinea la parlamentare iblea-. Due giorni di discussione e il via. Nei prossimi giorni il testo verrà discusso in Senato, dove ci aspettiamo un iter altrettanto spedito. Avevamo la necessità di rivederne alcune parti ma di non appesantire il provvedimento frutto di un’interlocuzione con le Regioni. Il decreto anti-Coronavirus fa riferimento specialmente alle aree dove sono stati registrati i focolai. La Sicilia non rientra tra queste zone, non essendoci alcun focolaio. Non si tratta di una zona a rischio ed è necessario sfatare le fake news e le notizie che circolano sui social. I cittadini devono attenersi soltanto alle comunicazioni ufficiali provenienti dalle istituzioni. Comprendo la sensazione di paura ma non l’allarmismo. Anche per questa ragione -aggiunge Lorefice- ho espresso perplessità in merito alla possibilità che alla Camera e al Senato si usino le mascherine. Vanno usate da chi ha contratto il virus, non da chi è sano. Altrimenti si creerebbe maggiore allarmismo e diminuirebbero le scorte di mascherine necessarie, invece, ai pazienti infetti e al personale sanitario che in corsia ha necessità di proteggersi e di evitare di divenire veicolo di trasmissione. La diffusione del Coronavirus sta mettendo a dura prova il Sistema sanitario nazionale, soprattutto nelle Regioni epicentro del focolaio, già gravato dal problema della carenza di personale, sia medico che infermieristico. Una carenza cronica che non è direttamente collegata a questa emergenza e alla quale in questa legislatura abbiamo cercato di porre rimedio attraverso una serie di misure a cui devono dare seguito le Regioni. Stiamo facendo il possibile per mettere il nostro personale medico e sanitario nelle condizioni di operare con la massima tranquillità e sicurezza nell’interesse dei cittadini. In queste ore è più che mai doveroso ringraziarli per la competenza e l’alto senso di responsabilità con cui stanno gestendo in prima linea l’emergenza. È grazie al loro lavoro se possiamo contare su un sistema sanitario tra i migliori al mondo. Tra le misure adottate nel decreto ci sono il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata dall’infezione. Nelle aree e nei comuni interessati si può disporre: la sospensione di manifestazioni, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia, delle scuole; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. E’ inoltre prevista l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi ha fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. Il provvedimento, insieme ad altri dpcm emanati dal governo in questi giorni, costituisce una cornice normativa entro la quale le autorità competenti potranno adottare di volta in volta nuove misure più specifiche sulla base delle esigenze territoriali e dell’evolversi o meno della diffusione del Covid-19” Conclude Lorefice.

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