“Più braccialetti, meno carcere”. Questa la scritta sui braccialetti finti distribuiti davanti al Tribunale di Ragusa dagli avvocati aderenti alla Camera Penale, da ieri in protesta. Obiettivo della manifestazione in corso fino a venerdì portare a conoscenza dell'opinione pubblica la questione della misura degli arresti, da sostituire con supporti che consentono il controllo a distanza, i cosiddetti braccialetti elettronici, appunto.
“Il nostro ordinamento- dichiarano- prevede la possibilità di disporre, in luogo della custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari o la detenzione domiciliare, dotando il detenuto di un braccialetto elettronico. Queste norme, però, non sarebbero mai state applicate.
La manifestazione delle Camere penali apre, inoltre, un’intera settimana di proteste che prevede l’astensione dalle udienze fino al 4 dicembre.”
I braccialetti, tra l'altro, sono stati distribuiti ai tre Gip di Ragusa. Indetta, quindi, l'astensione delle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale. Ieri, in ogni caso, sono stati celebrati i processi con i detenuti, e si svolgerà anche l'udienza per la morte del piccolo Loris Stival. Tutti gli altri sono stati rinviati, con la sospensione dei termini di prescrizione. Le Camere Penali, inoltre, protestano anche contro il modo con cui si rappresentano oggi i processi, giudicati come sempre più spesso connotati da una spettacolarizzazione degli aspetti più delicati delle prove e che vedono anche la diffusione di materiale appartenenti alle indagini sin dalla fase investigativa”.