Nello Dieli: allarme contagio. I Commissari mantengano alta l'attenzione e i controlli verso i giovani

13/10/2020
Territorio
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In Sicilia cresce il contagio, il c.d. Rt continua a salire, da 1,19 degli ultimi giorni è salito a 1,22 ponendo la Sicilia al secondo posto dopo la Campania.

È allarme contagio.

Il dato, purtroppo, fa emergere chiaramente una sorta di insofferenza, di intolleranza al rispetto delle regole anche quando queste ultime sono necessarie per la nostra salute e quella dei nostri cari. La nostra città, in brevissimo tempo, è balzata al primo posto doppiando persino la città di Ragusa in termini di contagi. Oggi, i contagi registrati in provincia sono 197 di cui 89 solo a Vittoria, quasi il 50% di tutti i contagi della provincia. Un primato in negativo che avvilisce i tanti che rispettano le regole e tengono alla salute propria e quella dei propri cari. Se la prima ondata del covid ci ha sfiorati evitandoci il dramma che hanno patito le altre regioni, oggi, la seconda ondata del virus ci coinvolge in pieno in senso negativo.

L’estate, la movida notturna in alcune circostanze gestita senza regole e l’abbassamento della guardia sono state determinanti in termini di contagio così come l’apertura delle scuole stanno giocando un ruolo importante in senso sfavorevole. Seppur non manchino le rassicurazioni da parte dell’Assessore alla Salute Ruggero Razza “… la situazione è sotto controllo e si farà di tutto per evitare il lockdown generalizzato incrementando il più possibile i test diagnostici al fine di individuare anche i positivi asintomatici”, siamo molto preoccupati soprattutto per come sta evolvendo la situazione in città e un nuovo lockdown sarebbe un vero e proprio disastro per la nostra economia. Intanto, da qui a breve, negli Ospedali di Modica e di Vittoria saranno attive le c.d. zone grigie al fine di evitare che i pazienti covid possano venire a contatto con i pazienti sani e seguiranno ancora più ferrei e sicuri “percorsi Covid”, opera già iniziata e che verrà rafforzata. Finalmente, da qualche giorno, in città, anche le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sanzionando tutti coloro che non rispettavano le norme previste dal DPCM. Come dire “non è mai troppo tardi”. Un ritardo imperdonabile.

Eppure, anche dopo l’entrata in vigore delle norme restrittive contro il virus, in città, nulla sembrava cambiato. Raramente si incrociava qualcuno che indossava la mascherina. Tutto sembrava essere la normalità. La prima ondata era solo un ricordo. L’indifferenza dei tanti, i ritardi nei controlli, oggi, hanno chiaramente determinato questo status di città ad alto rischio contagio con il pericolo di un nuovo lockdown locale. Le ristrettezze previste dai DPCM, i nuovi divieti imposti dal Presidente della Regione, la chiusura anticipata dei locali e le campagne di sensibilizzazione promosse dall’Assessorato alla Salute sono certamente necessari, fondamentali per la lotta al covid, ma se i controlli non sono efficaci e continui non possiamo aspettarci l’abbassamento della curva e il rallentamento del contagio. L’attività di prevenzione e di controlIo sono indispensabili per la lotta al virus, pertanto, laddove vi sia carenza di organico fra le forze dell’ordine preposti al controllo, questo va coperto immediatamente alla stessa stregua di come, oggi, si provvede con il personale sanitario. Non possiamo permetterci di allentare la vigilanza. Bisogna tenere duro.

Mi auguro che le istituzioni tutte ed, in particolare, i nostri Commissari si facciano parte diligente affinché, in sinergia con le forze dell’ordine, mantengano alta e costante l’attenzione intensificando quanto più possibile i controlli soprattutto verso i giovani, oggi, soggetti più esposti e veicolo di contagio per i familiari e gli anziani.

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