“La situazione dei rifiuti a Vittoria è ormai sfuggita di mano. La città, invasa da sacchetti di spazzatura, è diventata una discarica a cielo aperto”. A dirlo è Salvatore Di Falco, candidato a sindaco di Vittoria, sostenuto dalle liste civiche “Di Falco Sindaco”, “Vittoria Unita” e “In Movimento per Vittoria e Scoglitti”. “La realtà è sotto gli occhi di tutti, – continua Di Falco - sono saltati tutti i calendari e tutte le regole.
La gestione dei rifiuti da parte della Commissione straordinaria del Comune, che nei fatti non è mai decollata, ora ha raggiunto livelli di insostenibilità. Non è più tollerabile, infatti, che il secco continui a non essere ritirato, alcuni cittadini continuano a tenerlo in casa, altri invece non essendo venuti a conoscenza del disservizio lo hanno esposto fuori dalle abitazioni e lì staziona ancora da una decina di giorni, per di più bagnato dalla pioggia e quindi impossibile da riportare dentro casa; così come non sono stati ritirati per giorni e giorni i pannolini che ovviamente emano odori nauseabondi. Mi pare più che evidente che il Governo di questa città non riesce più a risolvere il problema.
Anche la comunicazione tramite social non è efficace e risolutiva. Molti anziani, ma non solo loro, non hanno i social o non seguono la pagina Facebook del Comune e questo fa sì che fuori dalle abitazioni si accumuli spazzatura fino all’inverosimile. Anche l’uso frequente del condizionale nei comunicati diffusi dal Comune in cui solo qualche ora prima si avverte la cittadinanza del fatto che “potrebbero verificarsi disservizi e ritardi nel corso del turno di raccolta”, crea confusione e incertezza.
Alla luce di questo stato di cose – conclude Di Falco - chiedo un intervento immediato del Prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, che valuti anche un provvedimento sostitutivo di questo Governo cittadino sulla gestione dei rifiuti. Non mi pare una soluzione caricare i cittadini di inefficienze palesi nella gestione attuale. La questione sta diventando grave sotto tutti i profili sia quello dell’igiene e del decoro urbano che quello prettamente sanitario. I cittadini sono stanchi di vivere in una città sporca e abbandonata a se stessa”.