Viene accolta con soddisfazione la notizia della ripartenza delle stabilizzazioni per le Professioni Sanitarie del Comparto e la conclusione dell’iter di mobilità del bacino orientale riguardante gli OSS, da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa. Il segretario generale della FP Cgil di Ragusa, Nunzio Fernandez e il segretario provinciale FP CGIL -comparto sanità- Duilio Assennato in una nota dichiarano: “Dare stabilità ad un buon numero di Operatori Sanitari e al Sistema Sanitario non è cosa da poco, specie in questo momento emergenziale. E’ un obiettivo per il quale il nostro sindacato si è speso con tenacia e determinazione, così come per le altre tornate delle passate stabilizzazioni. Ricordiamo gli ex contrattisti e poi di medici, infermieri, tecnici sanitari, ausiliari, OSS, Operatori Tecnici susseguitesi nell’ultimo biennio. Concorsi per Primari e per la Direzione delle Unità Semplici compresi. Fra mille difficoltà è innegabile merito di questa Direzione Strategica ma anche dell’azione sindacale prodotta nel frattempo. Siamo appagati? Niente affatto rimangono ancora tanti obiettivi da raggiungere: - Stabilizzazione ASU; - Stabilizzazione di ulteriori OSS (prevista per il mese di maggio), e rimangono da definire i processi già avviati: gli Incarichi di Funzione del Comparto, le verticalizzazioni del personale a tempo indeterminato, le progressioni di fascia, la definizione e l’erogazione dell’indennità COVID al personale che ha lavorato e rischiato tanto fino a questo momento soprattutto negli ospedali, ma forse l’appuntamento più importante che ci interesserà a breve scadenza e che merita la massima attenzione è la bozza di Dotazione Organica che è in procinto di essere inviata a Palermo per l’approvazione, che determinerà le strategie sanitarie di questa provincia nei prossimi anni e sulla quale esprimiamo qualche riserva che vorremmo esprimere direttamente ai Vertici Aziendali nel rispetto dell’art.4 del CCNL vigente. Alla FP-CGIL sta a cuore il benessere organizzativo del Personale Sanitario ma da cittadini di questa meravigliosa provincia non riusciamo ad esimerci dal formulare qualche preoccupazione per un ipotetico ed eventuale ridimensionamento del Servizio Pubblico, perché l’ASP da quella grande Azienda provinciale che determina oltre all’erogazione di Servizi Sanitari – bene inalienabile e universale – anche posti di lavoro e risorse economiche che costituiscono una boccata d’ossigeno in questo momento e devono essere investite in questo territorio per trarne benefici tutti. Non vorremmo che la nostra ASP, così come già altre, si trasformasse in un bancomat ad uso e consumo di persone che con la buona sanità hanno poco a che fare.”