"È inammissibile che l'Amministrazione commissariale che regge il Comune di Vittoria abbia notificato a migliaia di Cittadini, che da tempo sono costretti a fare i conti con l'emergenza idrica addebitabile allo stesso ente, migliaia di fatture calcolate sull'intero, come se il servizio e la fornitura in questione fossero state regolarmente garantite". A dichiararlo Pietro Gurrieri, avvocato, giornalista e candidato sindaco a Vittoria per il M5S e Città libera, Il quale da tempo aveva chiesto insistentemente alla commissione, per le famiglie costrette a subire la penuria idrica, l'esenzione o in subordine l'abbattimento del 50% del canone, ed il rimborso totale di tutte le spese sostenute per acquisto di acqua tramite autobotti private. "L'altro giorno" - prosegue Gurrieri - "ho letto un cs, con cui la Commissione rendeva noto ai cittadini l'avvio di lavori sulla rete idrica per 380mila euro in alcune strade e contrade della Città, i cui residenti sono alle prese con una carenza idrica permanente o ricorrente, che li ha esposti a disagi e a spese considerevoli, dato che chi amministra l'ente non ha saputo provvedere ad un servizio sostitutivo tempestivo, lasciando al più totale abbandono migliaia di famiglie". "Mi sarei aspettato che per il residenti nelle strade indicate, per le quali l'ente programmando i lavori ha di fatto ammesso l'esistenza del problema" - continua Gurrieri - "la Commissione, in recepimento della mia proposta, dichiarasse l'esenzione o almeno abbattesse del 50% la bolletta, ed invece nessun segnale di questo tipo è pervenuto dalla Commissione alla Diezione tributi, che ha quindi dovuto trasmettere le bollette nell'importo intero. Ritengo questo comportamento moralmente riprovevole, e chiedo che le bollette in questione siano ritirate, perchè non è conforme al senso di giustizia e all'etica ubblica far pagare ai Cittadini un servizio in tutto o in parte non reso". "Bisognerebbe invece risarcirli" - chiosa Gurrieri - "delle spese che hanno dovuto affrontare per rifornirsi da autobotti private grazie al lassismo degli amministratori, che ha alimentato un mercato privato per centinaia di migliaia di euro, che non ha in molti casi nemmeno garantito la tracciabilità delle acque, esponendo la popolazione a forti rischi anche sotto il profilo sanitario, come ho denunciato chiedendo agli uffici controlli che non mi risulta siano stati esperiti". "Vittoria e Scoglitti sono nel caos" - conclude - e non lo meritano. Più che a far cassa, si pensi a correggere questi errori evidenti, con l'umiltà che compete a chi ha l'onore di amministrare la cosa pubblica".