«Siamo parte della stessa umanità, che sta soffrendo ma non si dà per vinta, e parte della stessa Città, per questo siamo chiamati ad approfondire le nostre reciproche relazioni e a creare le condizioni perchè siano aperte le porte della fiducia, con l'ascolto e la mutua conoscenza delle nostre tradizioni culturali e religiose». Pietro Gurrieri, avvocato e giornalista, candidato sindaco a Vittoria per il MoVimento Cinque Stelle e Città libera, non ha dubbi: «Siamo tutti, ancora, di fronte al più grande dei mali che abbiamo colpito l'umanità, la pandemia, e nulla può essere come prima. Siamo chiamati a dinamiche inedite di dialogo, incontro e ascolto, perché è questa la sfida che ci è stata affidata» - dice uscendo dalla moschea islamica di Vittoria «un luogo di preghiera che, da cristiano, ho visitato con rispetto profondo e a piedi nudi» e dobbiamo far tesoro delle parole di papa Francesco: «Siamo stati presi alla sprovvista» - disse di fronte ad un mondo atterrito il 27 marzo dell'anno scorso - «da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo trovati su una stessa barca fragili e disorientati, chiamati a remare insieme e a confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti. E ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo. Ma solo insieme. Nessuno si salva da solo». «Di queste cose ho parlato, per più giorni, con l'Imam Abhadi, persona di grande cultura e apertura, e con altri esponenti della Comunità islamica di Vittoria, di una sfida comune, cui nessuno può sottrarsi» - prosegue Piero Gurrieri - «perchè tutti abbiamo coscienza che essa è anche decisiva per una Città, la nostra, nella quale le etnie presenti, ciascuna con la propria identità, possano vivere rispettandosi e rispettando le regole, aiutarsi reciprocamente e aiutare chi sta ai margini, fare della nostra Città, collocata lungo le sponde del Mediterraneo, il mare della pace nel quale tutto ha avuto inizio, un modello di concordia e di crescita nella conoscenza e nei diritti, che è poi crescita della nostra, comune, Città. Ciò vale, soprattutto per la Comunità islamica, la più rappresentativa in termini numerici, ma anche per altre componenti, culturalmente a noi più vicine, come quella romena e quella albanese». «Ci sono temi, sfide comuni, la sicurezza, l'integrità della persona umana, il rispetto per le persone, per i beni comuni, per l'ambiente» - dice Gurrieri - sappiamo che in Città abbiamo problemi, che esistono criticità in alcuni luoghi, che ci sono comportamenti inammissibili, che non è facile, ma anche che la nostra economia dipende in larga misura dal loro contributo, che c'è una larga parte di persone perbene, che affidarsi, per le minoranze riottose alle regole - italiane o straniere che siano - ad una risposta solo repressiva, non serve, anche se servono più controlli contro chi delinque, spaccia e non rispetta la Città» «Ricordo che 25 anni fa un sindaco demolì i bagni di piazza Manin. Un gesto che piacque a molti e a tanti altri molto poco, che ruppe la Città non portando a nulla. Bisogna cambiare queste logiche, cercare gruppi dirigenti di riferimento, élites che, in nome delle radici comuni, guidino processi di crescita e cambiamento con spazi di autogoverno. Da ora faremo così, sfidando pregiudizi, massimalismi, intolleranze e razzismi, presenti in frange minoritarie dall'una e dall'altra parte. Un esempio, l'ambiente. In ultima analisi la crisi ecologica non è una semplice questione di cattiva gestione delle risorse, ma di una perdita del senso della misura in una ricerca esasperata della propria auto-affermazione. Ma l'Islam e il Cristianesimo, con i testi coranici e biblici, parlando della creazione indicano un argine allo sfruttamento indiscriminato dell’ambiente soprattutto riportando l’uomo alle sue giuste proporzioni, non creatore, ma custode. Si parta allora da qui! Io ho cominciato, e ho il piacere di annunciare la nomina di tre Consulenti a titolo gratuito, che mi affiancheranno per le politiche di integrazione. Sono i signori Salem e Khaled e la signora Ana Maria Costache, che hanno accettato e faranno parte della mia squadra".