"Ora i responsabili paghino!". Piero Gurrieri il day after: "Queste le colpe di Musumeci"

04/08/2021
Comunicati Stampa
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Ora i responsabili paghino". Il day after Piero Gurrieri, avvocato e giornalista, candidato sindaco a Vittoria per il MoVimento Cinquestelle, Città libera e Vittoria nel cuore, lo ha dedicato a far la conta dei danni, dopo il violentissimo incendio di ieri, che ha mandato in fumo buona parte delle "Cannavate", uno dei luoghi della memoria più amati dai Vittoriesi, ma anche ad uno studio certosino sulle responsabilità - oltre, beninteso, a quelle dei piromani ("andrebbero puniti con l'ergastolo", dice) - delle istituzioni. Una discesa giù nella Riserva, poi un video girato dal retro della centrale ex-Enel, da cui è possibile osservare un ampio spettro della Valle colpita. Un'ampio ma non la totalità, posto che c'è anche un'altra parte non visibile da lì, quella proprio sotto il belvedere del quartiere "Celle". "Sono immagini terribili" - commenta Gurrieri in diretta - l'incendio ha cancellato decine, centinaia di ettari del versante vittoriese della Valle dell'Ippari, nel tratto San Giovanni/Cipirella, mandando in fumo coltivazioni, antichi ruderi, distese di macchia mediterranea". "Qualcuno se l'è presa" - aggiunge - "perché, oltre ai responsabili materiali che hanno appiccato il fuoco, che chiediamo siano individuati ed assicurati alla giustizia, siamo stati fermi nel chiedere le dimissioni del presidente della Regione Nello Musumeci". "Sono rilievi che mi fanno male" - dice - "non è mia, nostra abitudine lanciare strali contro chi la pensa diversamente da noi, ci fa senso invece il silenzio assordante del centrodestra locale e del suo candidato sindaco, che continuano a tacere di fronte alle evidenti responsabilità dei loro amici che governano la Sicilia, su questo, come sulla (mala)sanità e su molto altro!". "Ricordo loro" - prosegue Gurrieri - "che il Piano di prevenzione degli incendi boschivi è competenza diretta del presidente della Regione, che l'adotta ai sensi dell'art. 3, c. 3, della L.353/90; che il Piano 2021 è stato adottato con un enorme ritardo; che la Regione ha ricevuto dallo Stato per queste finalità 700 milioni, che bisogna capire come siano stati spesi; che due giorni fa, il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha detto che sul fronte degli incendi "nel corso del 2021 ci sono state 558 richieste di intervento di concorso aereo per lo spegnimento dei roghi" e "il 35 per cento di queste richieste è arrivato dalla Sicilia" e che "le norme prevedono che la lotta attiva sia di competenza delle Regioni" e che essa "non è solo spegnimento, ma anche sorveglianza, avvistamento, e che ancora "allo Stato spetta il coordinamento del soccorso aereo solo quando le Regioni non riescono con i propri mezzi a intervenire". "Elementi precisi, che non ammetterebbero replica", soggiunge Gurrieri, che continua: "Quanto poi al fatto che le competenze per la gestione della Riserva e della Pre-Riserva - compresa la vigilanza rispetto agli "ingressi" non consentiti (entro la Riserva non può, ad esempio, essere praticata l'attività di pastorizia) siano del Libero Consorzio di Ragusa - ex Provincia Regionale - basta far presente che tale Amministrazione è retta da un Commissario Straordinario nominato dal presidente della Regione!". Un'analisi puntuale e circostanziata, quasi un capo d'imputazione in senso, ovviamente, politico: "Ribadiamo quindi la richiesta di dimissioni e quella di costituzione di parte civile del Comune nel processo che chiediamo sia instaurato a carico dei responsabili, per la loro punizione e per il risarcimento di danni anche morali sofferti dalla nostra comunità!".

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