Sedici anni di reclusione e provvisionale in favore dei parenti della vittima, tra cui 4 minori, pari a 310.000 euro. Questa la condanna che il Giudice per l’Udienza Preliminare di Ragusa, Eleonora Schininà, ha inflitto a Iulian Ali, 25enne bracciante agricolo rumeno, ritenuto responsabile dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Abdessalem Farhat, 47enne incensurato tunisino, il cui corpo fu rinvenuto con evidenti segni di violenza in Contrada Pozzo Bollente a Vittoria, nei pressi della ex discarica comprensoriale, nella serata del 14 aprile del 2017 dai carabinieri, a seguito di una chiamata pervenuta al 112.
La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ragusa Eleonora Schininà al termine del processo con il rito abbreviato. Il pubblico ministero Silvia Giarrizzo aveva chiesto la condanna a 18 anni di carcere.
Secondo l’accusa, il rumeno imputato avrebbe colpito alla testa e in varie parti del corpo con un mezzo contundente e da taglio il maghrebino, con il quale intratteneva un rapporto di lavoro.