Modica: blitz antiprostituzione

Giorgia Giunta
14/04/2016
Cronaca
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Modica: Operazione antiprostituzione: gestivano “case del piacere”, arrestate due persone dai Carabinieri.

 

Blitz organizzato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Modica che hanno arrestato due modicani, Vincenzo Giannì, 57enne, pensionato e Rosario Pitino, 50enne, disoccupato, già noti alle forze di polizia.

Il G.I.P. del Tribunale di Ragusa, dott. Giovanni Giampiccolo, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, d.ssa Valentina Botti ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti dei predetti soggetti, responsabili del reato di concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Secondo le indagini effettuate dai Carabinieri, i due indagati gestivano una vera e propria rete di immobili, siti tra Modica, Marina di Modica, Ragusa e Siracusa delle quali ne avevano la disponibilità in qualità di proprietari o locatari e che concedevano in locazione a più persone affinché queste potessero darsi alla prostituzione.

Gli indagati gestivano apparentemente  delle normali strutture ricettive, in realtà, garantivano alle prostitute la turnazione nei vari immobili, circa una quindicina, tuttavia, esigendo dei canoni di locazione eccedenti i valori di mercato, lucrando sui loro guadagni e, dunque, favorendo e sfruttando l’attività del meretricio.

Un giro di affari da decine di migliaia di euro, garantito dal frequente avvicendamento nelle varie abitazioni di persone dedite al meretricio, non solo donne ma anche trans.

Gli indagati concedevano in locazione dei monolocali alle singole prostitute per il corrispettivo di circa 50 euro al giorno suggerendo loro di esibire, in caso di controllo da parte delle forze di polizia, ricevute da 90 euro per tre giorni oppure di dire che il corrispettivo era di 30 euro al giorno con un contratto di locazione con finalità turistiche.

Dopo aver individuato le prostitute dai Carabinieri, provvedevano a reperire gli immobili dove far esercitare loro il meretricio e hanno identificato le donne ed i trans che man mano si avvicendavano nelle varie abitazioni degli indagati, di solito di nazionalità straniera, soprattutto sudamericane ma anche romene ed italiane.

 

 

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