E stavolta non toccheremo l'argomento politica o corsa al Palazzo da primo cittadino, ma presenteremo un percorso di condivisione attraverso uno studio di approfondimento sulla ricchezza architettonica che è il Liberty, questa per sommi capi la proposta del prof. Francesco Aiello, e la "nascita" di un’associazione proiettata al patrimonio Unesco.
Abbiamo raccolto le sue dichiarazioni:
“Una forte capacità di rilancio. Una sinergia fra i sindaci per creare una realtà regionale. Nonostante la cultura vittoriese si sia occupata del Liberty per diversi anni, in realtà bisogna fare ulteriori passi avanti dal punto di vista promozionale dello studio e delle indagini con un profondo approfondimento attraverso la realizzazione di un’associazione denominata Liberty per l’Unesco. Il Liberty deve uscire allo scoperto. Non può rimanere prigioniera di studi importanti, seri, concetto anche di indagini accademici che abbiamo fatto negli scorsi anni. Il Liberty è uno strumento che può consentire a questa città di affrontare alcune questioni fondamentali di sviluppo della nostra identità in un modo più convincente, più forte, probabilmente in sintonia con la cultura europea. E’ venuto anche il momento di fare una riflessione se il Liberty non possa raccogliere un tragitto analogo a quello fatto al barocco che sicuramente è espressione di una Sicilia diversa ma proprio per la diversità che il Liberty ha rispetto al Barocco, credo che la città di Vittoria debba porsi questo obiettivo di una forte capacità di proposte di rilancio e di identificazione di questa Sicilia di Palermo e di Vittoria che può partecipare a pieno titolo a questa prospettiva. Ho cercato di trovare in qualche ente locale, qualche sindaco che mi consentisse una condivisione come cultura di contesto e ho riscontrato un certo interesse da parte del Sindaco di Palermo e delle dott.ssa Scelfo a sostenere questa battaglia. Bisogna farne il fulcro fondante di una battaglia per la città di Vittoria da una lettura storica della stessaa prospettive più ampie, diverse.”
Gli obiettivi in comune con il sindaco di Palermo e l’organizzazione con la dott.ssa Scelfo, in passato sostenitrice del Teatro come patrimonio Unesco:
“Ora ci sono le condizioni. Questa città non può morire di provincialismo di paesanismo, di flagellazione e autoflagellazione. C’è questo gran valore che è il Liberty. C’è una persona disponibile a farsene carico assieme a noi che è la dott.ssa Scelfo che potrebbe essere qui giorno 3 maggio, su un’iniziativa che io propongo assieme al sindaco di Palermo. Ella verrà come rappresentante di una sua associazione Sicilia da salvare e parteciperà a questa iniziativa assieme a Leoluca Orlando con cui ho avuto un colloquio, entusiasta dell’iniziativa, in quanto essendo sindaco della città di Palermo con testimonianza di un straordinario Liberty. Abbiamo interesse a farlo diventare un movimento regionale. Non ci interessa diventare il Presidente Regionale, noi vogliamo portare avanti un movimento "regionale" sul Liberty alle stesse conclusioni tecnico-culturali come vero patrimonio dell’Unesco."
Tenta a sottolineare L’on. Aiello che insiste sulla volontà di creare un’associazione a prescindere dalla campagna elettorale:
“Sulla base di questo principio raccogliendo tutte le energie occorre costituire un gruppo che sfocerà nella nascita di un’associazione del Liberty come patrimonio dell’Unesco. Nasce con questo scopo. Nell’area siracusana c’è Don Giuseppe Di Rosa. Vale la pena incardinare questo percorso, a prescindere dalla campagna elettorale, è una battaglia che mi intesto o vinco o perdo voglio continuare su questa direzione. Se dovessi vincere punterò tutto su una progettualità urbanistica. Potremo coinvolgere le scuole, le università, realizzare mostre. Propongo a voi di far parte dell’associazione, a prescindere dalla politica e dalla campagna elettorale: possono aderire anche candidati in altri movimenti, questo non ha alcuna importanza per me ma questa iniziativa ha una fondamentale rilevanza di cui non riesco a trattenermi.”
Le finalità:
“L’operazione che viene presentata alla città nasce con questo spirito di originalità che sarebbe un’enorme soddisfazione se avesse un ritorno di immagine nel senso che questo tema possa divenire al centro della vita cittadina dal punto di vista urbanistico, culturale, propositivo del lavoro, dell’artigianato in modo da aver anche un riscontro economico da investire sulle facciate, sui nostri edifici, sugli interni, sugli affreschi. Una prospettiva che dieci anni fa sarebbe dovuta continuare.”
Prof. Giuseppe La Rosa, nella direzione tecnica:
“Vittoria deve muoversi sul campo artistico-letterario coinvolgendo l’università con lo scopo di creare un centro studi sul Liberty. Questa sarebbe una delle proposte da portare avanti”
L’intervento del prof Arturo Barbante su un momento storico-artistico rilevante rappresentatodall’eclettismo:
“ Prima del Liberty occorre soffermarsi su un periodo importante della nostra storia e di tutta la provincia iblea. Un periodo importante dell’architettura dell’Ottocento e i primi del Novecento che è l’Eclettismo. Dal Barocco potremmo arrivare al Liberty dimenticando, però, che c’è stato un periodo fecondo, unico ed irripetibile che tutto l’Ottocento fino ai primi anni del Novecento ha lasciato capolavori interessantissimi presenti nei nostri palazzi come Palazzo Traina, Palazzo Mazza in via Cavour, ecc. Il nostro centro storico vive tra l’ottocento della cultura eclettica. Anche il nostro cimitero possiede questo carattere, per cui l’obiettivo di un riconoscimento, io lo allargherei da questo punto di vista perché è una necessità. Si arriva al Liberty perché c’è una crescita di artigiani che hanno lavorato in ambiente eclettico e tutto questo sarebbe come valorizzare il centro storico perché il Liberty si muove all’interno dell’Eclettismo a macchia di leopardo poiché sono cresciute altre realtà architettoniche ma prima c’è stato questo contributo interessantissimo che io non escluderei nell’associazione dal momento che rappresenta un carattere architettonico che merita una particolare attenzione.
Per cui ben venga questa iniziativa senza tralasciare questo aspetto che si identifica fortemente nel territorio."