Canone Rai, la lotta di Codacons

Concita Occhipinti
02/08/2016
Attualità
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La II sezione ter del Tar Lazio, oggi, deciderà sulla legittimità dell'inserimento del canone Rai in bolletta. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons lo ha annunciato. In effetti, l'associazione dei consumatori è intervenuta duramente contro la decisione del Governo di imporre il pagamento del canone all’interno della bolletta della luce. Il Codacons con l’intervento del Tar del Lazio ha chiesto la sospensione del Decreto. Le dichiarazioni in tal senso: “Il canone Rai è imposta legata al semplice possesso di un apparecchio abilitato alla ricezione del segnale televisivo. La Corte ha, inoltre, chiarito come non sussiste alcuna relazione diretta tra le entrate che derivano dal canone e quelle che poi vengono effettivamente destinate alle reti Rai, dal momento che il maggiore beneficiario dell’imposta non è la Rai, bensì lo Stato e soltanto una parte viene riservata al finanziamento della televisione pubblica. Mentre il canone Rai è definito dalla corte costituzionale un'imposta non legata ad alcuna fornitura ma al semplice possesso di un apparecchio televisivo, la bolletta elettrica è il corrispettivo per un servizio, pertanto appare illegittimo pretendere il pagamento del canone con una bolletta destinata a coprire il costo di un servizio divisibile. Sull’argomento in trattazione è intervenuta anche la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, la quale ha ribadito che il canone di abbonamento radiotelevisivo è una prestazione tributaria non commisurata alla possibilità effettiva di usufruire del servizio. Tanto dedotto non può che concludersi circa l’illegittimità di un sistema di riscossione di una entrata statale affidata ai gestori elettrici che vengono incaricati di un compito che appartiene al potere pubblico ovvero quello di percepire e riscuotere una imposta. Un soggetto privato (l’impresa fornitrice di energia elettrica) si sostituisce allo Stato per l’incasso di un importo che rimane di spettanza Erariale: i fornitori di energia non possono trasformarsi in esattori per recuperare il canone Rai. È un compito che non gli compete".

Tanasi: "Se il Tar accoglierà la nostra richiesta e sospenderà l'inserimento del canone in bolletta le aziende elettriche dovranno restituire agli utenti i 70 euro della prima rata scattata nei giorni scorsi".

 

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