Vittoria: "Questa legge mi fa vomitare". La madre della piccola che l'indiano stava per rapire

Concita Occhipinti
22/08/2016
Cronaca
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Questa legge mi fa vomitare”. Queste le dichiarazioni amare della madre della bimba che il 16 agosto stava per perdere la figlia per un tentato rapimento in spiaggia a Scoglitti.  Una rabbia sfogata ai microfoni di Enrico Fedocci di NewsMediaset. Ram Lubhaya, il 43enne indiano denunciato a piede libero, nel corso di un interrogatorio durato 7 ore si è proclamato innocente. Le dichiarazioni della madre: “Ci è stato detto che non ha concluso il reato. Ma si è fermato solo perché noi lo abbiamo fermato”. “Mi trovavo sul lungomare, a risalire le scale. La bambina era già salita con mio marito. Un´amica mi ha fatto notare che la mia bimba era in braccio a uno straniero che la teneva molto stretta a sé, con il faccino quasi sotto la sua ascella, proprio bloccata a lui”. “La paura è stata tanta. Ieri siamo stati risentiti, speranzosi che questa persona venisse anche solo espulsa dall´Italia. Voglio solo dire che io vomito davanti alla legge italiana. Perché ho compreso che è stata applicata proprio la legge nei minimi particolari. Ci è stato detto che non ha concluso il reato: lo dovevamo perdere di vista per poter dire che si stava portando via la nostra bambina. Non mi stancherò mai di ripeterlo: si è fermato solo perché noi l´abbiamo fermato”. 

L´indagato ha dichiarato di avere tenuto in braccio la bambina per 45 secondi e di aver percorso non più di 10 metri con lei in braccio, per poi essere bloccato dai genitori. Oscuro, però, il movente: perchè l´uomo ha preso la bambina e ha cercato di fuggire? Essendo irregolare sul territorio italiano e già destinatario di un provvedimento di espulsione, e responsabile di passati reati, continua a proclamarsi innocente. 

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