La nostra isola è area sismca per il 70%., ossia si trova nella fascia a rischio sismico 1 e 2. Sono stati stanziati diciotto milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici a rischio: somma ritenuta insufficiente rispetto alle reali necessità della Sicilia. Il patrimonio edilizio ossia i comuni siciliani sono situati, come detto sopra, in aree a rischio sismico: si parla di 356 comuni su 390. A fare il punto della situazione, è stato il Presidente della Federconsumatori, illustrando attraverso numeri realmente preoccupanti gli insufficienti interventi per risolvere i pericoli in cui si può incorrere in seguito ai movimenti continui e leggeri che subisce la Sicilia spinta dall'Africa. Il patrimonio pubblico isolano, ossia scuole, ospedali, necessitano di un piano di prevenzione e messa in sicurezza al fine di intervenire monitorando quegli edifici meno a rischio e avviando piani di consolidamento per quelli maggiormente a rischio . Il rischio sismico riguarda ovviamente anche l'edilizia privata: la maggior parte delle case dei siciliani sono state costruite ante legislazione antisismica, questo dice tutto sullo stato di vulnerabilità sismica.Secondo le registrazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia le scosse sismiche non si sono mai fermate , questo allarme deve spingere gli Organi competenti a prendere le dovute misure non trincerandosi dietro problemi economici che di certo non possono essere anteposti a rischi di tale portata a cui tutta la nostra isola è seriamente sottoposta.