Marit Nissen: "Nuovi progetti ma sono top secret... non nascondo che un film con Sorrentino mi piacerebbe farlo!

In Tv sarà "Alyson", in Che Dio ci aiuti

Concita Occhipinti-Ufficio Stampa
13/12/2016
Attualità
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Ospite del nostro quotidiano una grande attrice, nata ad Amburgo ma che vive e lavora in Italia da anni, dividendosi tra cinema e Tv.

Comincia a lavorare in teatro a 13 anni nel Faust di Goethe al Thalia Theater ad Amburgo, la sua città nativa. In Italia (dal 1987) lavora con Nino Manfredi in ‘Viva gli Sposi’, con Marinella Anaclerio in ‘Aspettando Godot’ di Beckett, ‘La Locandiera’, ‘I Due servitori e un padrone’ e ‘Il Bugiardo’ di Goldoni, ’Buio Interno’ di Luca de Bei, ‘Phaedras Love’ di Sarah Kane, “I fratelli Karamazov” , “G.A. story” di Bob Wilson, “Girotondo” di A.Schnitzler, “I cani davanti alla lepre” e “E’vero” (Radiance) di Louis Nowra, e tanti altri con la regia di Paolo Sassanelli. Inoltre ha lavorato con Francesco Appolloni, Alessandro Giupponi, C. Bigagli, A. Orlando, G. Ciarrapico in “L’ufficio” , con la Pacitty company in “Therese Raquin” e Marco Tullio Giordana. In Cinema lavora con Gianni Zanasi, Audrey Wells in “Under the tuscan sun”, Pappi Corsicato in “Chimera”, Luigi Magni, Giovanni La Pàrola in “E se domani”, M. Placido in “ Un viaggio chiamato amore”, Paolo Virzì, A. Albanese, S. Chiantini in “L’amore non basta”, E. Eronico in “My father”, S.Castellitto, D.Vicari e Carlo Verdone in “C’era un cinese in coma”. Inoltre partecipa a molte Fiction, come “Distretto di Polizia”, “Ispettore Coliandro”, “Cento vetrine”, “Ris”, “ Capri”; è protagonista nelle 6 puntate di “Il mostro di Firenze” accanto a Ennio Fantastichini con la regia di A. Grimaldi, “La donna che ritorna” con Virna Lisi, “Il sole negli occhi” di Pupi Avati e tante altre. Ha doppiato tra gli altri Cate Blanchett in ‘Intrigo a Berlino’ (The good german). Suona la fisarmonica. Tra i suoi ultimi lavori c’e lo spettacolo in tre parti “The coast of Utopia” di Tom Stoppard con la regia di Marco Tullio Giordana dove ha sia lavorato come attrice che come fisarmonicista, il film “Diaz” di Daniele Vicari e il progetto teatrale “Rep”, “La leggenda del favoloso Django”, di Paolo Sassanelli e “Servo per due” con la regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. Studi: HB studio New York, Francesca de Sapio, Dominic de Fazio, Jurij Alschitz, diplomata alla Russian Academy of Theatre arts (GITIS), school after Theatre, qualificata come “actress of dramatic theatre”... Ma l'intervista che ci ha gentilmente concesso ci svelerà tanto altro ancora!

Marit, cos'è per te fare l'attrice?

Da quando sono piccola mi piace esprimermi attraverso i personaggi. Mi sembra addirittura di rivelare più di me stessa quando interpreto un personaggio diverso da me. Quando affronto un personaggio cerco prima di tutto di renderlo credibile per permettere allo spettatore di entrare in empatia. Per fare questo mi immedesimo nella parte e cerco di trovare caratteristiche del personaggio che mi suonano familiare. Nello stesso tempo cerco di tenere una giocosa distanza tra me e il personaggio. Guai a prendersi troppo sul serio! Poi mi piace andare oltre la mera verità e rivelare la bellezza, la poesia, la follia, l’ironia, l’universalità dell’essere umano. Non è sempre possibile andare oltre perché manca il tempo e lo spazio. Fare l’attrice per me è la cosa piu’ bella del mondo, perché mi da la possibilità di sfidarmi sempre, di allenarmi, di esplorare , di osservare, di farmi sorprendere.

Parlaci del tuo ultimo progetto...

L’ultimo progetto teatrale è “La leggenda del favoloso Django Reinhardt”. Questo spettacolo racconta la vita di Django, musicista swing famosissimo che dopo aver perso due dita in un incendio, sviluppo una tecnica incredibile per continuare a suonare. Django è un esempio del mio motto di vita: Niente è impossibile. In questo spettacolo raccontiamo attraverso la musica la vita di Django. (Regia Paolo Sassanelli, con I “Musica da ripostiglio”, Ruben Chavano, Luciano Scarpa, Eleonora Russo e Gaia Bassi) Sono un po’ di anni che partecipo a progetti che richiedono il canto e il ballo. Inoltre suono la fisarmonica. In questo modo ho un'altra sfida da affrontare. In televisione ho appena finito di girare “Che Dio ci aiuti” dove interpreto Alyson, una donna che rischia di pagare un prezzo altissimo per una scelta infelice fatta 20 anni prima… ma non posso dire altro…! Ci sono poi altri progetti che stanno bollendo in pentola… ma è presto per entrare nei dettagli…!

Sei sposata con Paolo Sassanelli, vivere in due questa esperienza artistica a cosa porta quotidianamente?

Sono quasi trent’anni che condivido la mia vita con mio marito Paolo Sassanelli. E’ sicuramente più semplice vivere insieme ad un attore /regista, perché la vita di un attore è così particolare e caotico che non so se riuscirei ad essere compresa da un non attore. Nello stesso tempo è molto faticoso. Siamo pure due scorpioni… ogni giorno viviamo tra le scintille. .. e mettici pure lo scontro tra Bari ed Amburgo….. A volte ci osservo durante le nostre “scene quotidiane” e penso che se le vedessi in un film risulterebbero sicuramente inverosimili … ma sono verissimi e sono veramente divertenti e surreali.

Teatro, cinema: con quale regista vorresti lavorare o tornare a lavorare?

Mi piacerebbe tantissimo ritornare a lavorare con Antonello Grimaldi che mi ha diretto ne “Il mostro di Firenze”. E’ stata un’esperienza bellissima dove mi sono sentita completamente libera. Anche con Stefano Chiantini mi sono trovata molto bene quando abbiamo girato “L’amore non Basta” con Rocco Papaleo e Giovanna Mezzogiorno. Ultimamente ho fatto un provino con Saverio Costanzo per un lavoro che poi non ho potuto fare… mi piacerebbe lavorarci un giorno. Tempo fa ho conosciuto Xavier Dolan , ecco mi piacerebbe tanto farmi guidare da lui, perché ha un metodo tutto suo per tirare fuori il meglio dai suoi attori. Mi piace anche tanto lavorare con mio marito che sa dirigere gli attori molto bene senza mai perdere la visione del tutto. Insomma, mi fido cecamente di lui quando mi dirige, il che non significa che non si discute anche….Con i fratelli Manetti tornerei al volo a girare, che è godimento puro!! Anche con Sorrentino vorrei prima o poi riuscire a lavorare… insomma la lista sarebbe lunga!

Tu e Paolo avete due figli: due attori in casa, ma anche due genitori...Lilian e Ian cosa faranno da grandi?

Io e Paolo abbiamo due figli. Lilian si sta per laureare in letteratura tedesca alla Humboldt università a Berlino, e Ian, che ora ha 15 anni frequenta la Cine Tv Roberto Rosselini. Tutti e due sono cresciuti anche molto nei teatri e sul set. Quindi hanno sicuramente qualche semino che potrebbe sbocciare. Ian balla molto bene e Lilian e’ brava a scrivere. Vorrei che trovassero la loro strada senza influenzarli. Con il nostro lavoro non abbiamo sempre potuto assicurare loro una presenza costante, ma dall’altro lato ci sono anche tanti mesi dove almeno uno di noi è molto presente.

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