Meningite, un caso a Caltanissetta. Ricoverato un settantenne

Ripercorriamo i casi registrati nel 2016 in Italia

Redazione
23/12/2016
Cronaca
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Un pensionato di 70 anni, originario di Santa Caterina Villarmosa (CL) è stato ricoverato la scorsa notte all’ospedale Sant'Elia di Caltanissetta perché affetto da una meningite batterica. Dopo le due studentesse di chimica scomparse a Milano, a distanza di pochi mesi l’una dall’altra, stavolta un nuovo caso di meningite è stato registrato in Sicilia. 

L’uomo presentava febbre, rigidità degli arti ed era in preda a un forte stato di agitazione. A confermare la diagnosi  gli esami cui l'uomo è stato sottoposto. 

Già nella stessa notte è stato cercato un posto letto in un reparto di Malattie infettive, ma in tutta la Sicilia non ve ne sarebbero di liberi. La prognosi è attualmente riservata;La forma batterica, tra l'altro, è più grave rispetto a quella virale. Intanto i medici hanno provveduto a somministrare la terapia di prevenzione ai parenti del pensionato e anche alle persone presenti al Pronto soccorso al momento dell’arrivo del paziente.

Per difendersi, la via che molti medici consigliano è quella del vaccino che ridurrebbe il numero di portatori sani del batterio e, contemporaneamente, proteggerebbe il singolo individuo dal rischio di eventuali contagi. 

LA MENINGITE IN ITALIA E NEL MONDO (dati dell'associazione Liberi dalla meningite) 

Ogni anno in Italia oltre 1000 persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due viene colpita da meningite meningococcica. In particolare, i sierogruppi B e C sono particolarmente diffusi nel nostro Paese. Secondo i dati epidemiologici dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), la meningite meningococcica provoca il decesso nell’8-14% dei pazienti colpiti. In assenza di cure adeguate, il tasso di mortalità sale addirittura al 50%. Quanto al sierotipo B, oltre ad essere particolarmente aggressivo con altissima letalità, è responsabile da solo di circa l’80% dei casi in età pediatrica, con una massima incidenza soprattutto nel primo anno di vita, tra il 4° e l’8° mese.

Se si considera invece la situazione epidemiologica a livello mondiale, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno si verificano 500mila casi di meningite meningococcica, di cui circa 50mila letali. Inoltre, il 5-10% delle persone che contraggono l’infezione muore nonostante la malattia venga diagnosticata in tempo e si riceva un trattamento appropriato. Per quanto riguarda il sierotipo B del meningococco, si stima che nel mondo si verifichino ogni anno tra i 20mila e gli 80mila casi, con un tasso di letalità medio del 10%.

In Europa la maggior parte dei casi di meningite è causata dal meningococco di tipo B e C, negli Stati Uniti risulta importante anche il sierogruppo Y, mentre il ceppo A è responsabile delle epidemie in Asia.

Per quanto riguarda il continente africano le epidemie sono state associate soprattutto ai gruppi A e C del meningococco, per le quali esiste una vera e propria fascia di meningite radicata – chiamata “cintura della meningite” – in cui la stagione secca favorisce la diffusione della malattia. Proprio in quest’area si è verificata nel 1996 la più grave epidemia di meningite mai registrata con circa 250.000 casi e 25.000 morti.

Un’altra epidemia di meningite causata, invece, dal meningococco di tipo W135, si è originata invece a partire dal 2000: i pellegrini di ritorno dalla Mecca hanno diffuso il batterio dapprima in Africa e in seguito in tutto il mondo; in Turchia, ad esempio il sierogruppo W135 ha epidemiologicamente sostituito il sierogruppo C. Questo sierogruppo dovrebbe essere pertanto tenuto in considerazione come sierogruppo emergente.

MA ANDIAMO A RITROSO, SCOPRENDO I CASI REGISTRATI QUEST'ANNO IN ITALIA E RIPORTATI DAI VARI SITI DI INFORMAZIONE:

13 DICEMBREUn altro caso di morte per meningite in pochi giorni. La vittima questa volta è un imprenditore bresciano di 59 anni. Secondo i medici è stato stroncato da un'infezione batterica da meningococco di tipo C; 

5 DICEMBRE: Dopo la morte di due studentesse della Statale di Milano, l’ultima settimana scorsa per meningite, in Lombardia è boom di richieste di vaccinazioni: sono letteralmente raddoppiate. Le prenotazioni riguardano per lo più adolescenti e giovani, tra 14 e 25 anni, ma anche adulti. Molte Asl non erano preparate a un così grande impatto;

1 DICEMBRE: Un ragazza di 24 anni è morta all’ospedale Niguarda di Milano a causa della meningite. Sempre dell’università Statale, a luglio, è morta un’altra studentessa;

23 NOVEMBRE: Un nuovo caso, dopo i decessi di due donne in Toscana. Si tratta di un bambino di 8 anni colpito da meningite di tipo C e ricoverato all'ospedale Meyer di Firenze. Il piccolo per fortuna sta rispondendo bene alle terapie dei sanitari ed è fuori pericolo. Ciò è anche merito della vaccinazione effettuata nel 2009 che ha reso più debole l’infezione. Anche in questo caso la malattia è stata provocata da meningococco C;

 

22 NOVEMBRE: Continua l’allarme meningite in Toscana. E’ morta una signore di 64 anni all’ospedale di Livorno, è il secondo decesso in due giorni. Ricoverata da un mese, è deceduta a causa di complicazioni legate a una vasculite cerebrale. A morire a causa della meningite C, a Firenze, il giorno prima, una donna di 45 anni. Si tratta di una immigrata russa che lavorava come collaboratrice domestica;

 

11 NOVEMBRE: Una bambina vaccinata di 9 anni è stata colpita dalla meningite di tipo C. a Cascina, vicino a Pisa. Per lei una situazione non grave proprio grazie al vaccino fatto quando era più piccola;

 

21 OTTOBRE: È stato ricoverato in terapia intensiva a Prato un ragazzo di 20 anni a causa della meningite di tipo C. Il paziente sta rispondendo alle terapie. L’unica preoccupazione riguarda la vaccinazione. Il giovane si era vaccinato nel dicembre del 2015. È noto però che questo farmaco con il passare degli anni diventa meno efficace, ma il richiamo di norma viene suggerito circa 10 anni dopo la prima iniezione. In ogni caso proprio il vaccino ha placato l'aggressione dell'agente patogeno;

 

7 DICEMBRE: Un nuovo caso di meningite in Toscana. Questa volta è una bambina di 11 anni a essere stata colpita da pneumococco di tipo C, responsabile di numerosi casi manifestati negli ultimi due anni in questa Regione, la più colpita d’Italia. Le malattie provocate dallo pneumococco si possono prevenire grazie alla vaccinazione, che si fa in tre dosi a partire dai tre mesi di età insieme a quelle definite "obbligatorie" come la polio e la difterite. Ovviamente questa bambina non era stata vaccinata. La piccola aveva fatto l’esavalente, a 3 mesi, ma poi non era stata sottoposta a nessun richiamo;

 

16 SETTEMBRE: È stato diagnosticato un nuovo caso di meningite di tipo C in Toscana. Il paziente colpito è un bambino di 3 anni di Fucecchio (Firenze). Anche in questo caso il bambino era stato vaccinato e per i medici questo gli ha salvato la vita;

 

10 AGOSTO: Un migrante sbarcato a Catania è in coma da una settimana all’ospedale di Cremona con la meningite. Il profugo era sbarcato, con altri 600 immigrati, il 30 luglio a Catania da dove, con 6 connazionali, era stato portato negli spogliatoi del campo sportivo, adibiti a centro di prima accoglienza, di Martignana di Po (Cremona). L’uomo malato e con la febbre alta è stato ricoverato in rianimazione mentre il suo compagno, una volta accertato che non presentava gli stessi problemi, è stato dimesso. È scattata subito l’operazione profilassi. In una settimana, in Sicilia sono state vaccinate più di 2mila persone, anche perché il caso che più ha preoccupato è quello della ragazza di 30 anni morta a fine luglio;

 

8 AGOSTO: Un’altra vittima della meningite. Questa volta si tratta di un uomo 45 anni, colpito da meningococco C in stato di coma nel reparto di rianimazione del Policlinico. Pur essendo ancora in prognosi riservata, sembra che le sue condizioni stiano lievemente migliorando;

 

3 AGOSTO: Situazione difficile in Veneto, dove il sistema sanitario regionale sta accogliendo moltissimi ragazzi che hanno partecipato alla Giornata mondiale della gioventù a Cracovia, dopo il decesso per meningite fulminante di una ragazza italiana. Sono stati accolti e assistiti circa 480 ragazzi: nessuno presentava problemi di salute o particolari sintomi. Sulla base dei racconti fatti da loro ai medici, è stata decisa ed erogata la prevista profilassi a quelli per cui è stata ritenuta prudenzialmente opportuna;

 

2 AGOSTO: È morta una ragazza romana di soli 19 anni mentre rientrava da Cracovia in autobus, dove aveva partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù. La notizia arriva dalla Conferenza episcopale italiana, attraverso comunicato ufficiale;

 

1 AGOSTO: È morta una studentessa di 24 anni di Milano a causa di una meningite fulminante, meningococco di gruppo C, all’ospedale Fatebenefratelli. In Pronto soccorso è arrivata nella serata del 26 luglio, in codice rosso. Le sue condizioni erano già gravissime e dopo un paio d’ore è morta. Alessandra, questo il nome della ragazza, non era stata vaccinata;

 

11 LUGLIO: È molto grave la ragazzi di 22 anni di Porto Empedocle ricoverata a Palermo con la meningite. Attualmente è intubata e potrebbero esserci danni irreversibili al cervello. Il suo è il primo caso di infezione meningococcica di tipo B in un adulto dall’inizio dell’anno e sta mettendo in guardia gli infettivologi siciliani;

 

21 GIUGNO: Un nuovo caso di meningite a Civitanova Marche, dove una donna è stata ricoverata in terapia intensiva. Si tratta di una forma rara ( dovuta alla pneumococco) che non prevede la profilassi perché non c’è rischio contagio;

 

13 GIUGNO: Una donna di Pistoia di 41 anni è morta nel reparto di Rianimazione del Maggiore di Bologna, dove nel weekend era stata trasferita d’urgenza e in condizione disperate. Non è stata avviata la profilassi, perché il tipo di meningite contratto dalla donna, benché fulminante, non è infettivo;

 

6 GIUGNO: Una ragazza di 28anni di Empoli è stato colpito da meningite di tipo B;

 

26 MAGGIO: Un caso di meningite batterica nella scuola materna Luigi Carboni di Brescia. Dopo i sopralluoghi dell'Ats, l’ ufficio Igiene Pubblica, è stata disposta la profilassi per tutte le persone e i bambini che sono entrati in contatto con il piccolo malato. Si tratta di 75 piccolini;

E’ stato diagnosticato un caso di meningite all’ospedale San Paolo di Napoli ed è stato chiuso il pronto soccorso per sanificazione ambientale;

 

19 MAGGIO: Un altro caso di meningite in Toscana. Si è ammalata una ragazza di 19 anni, ricoverata a Firenze all'ospedale di Careggi con un’infezione di tipo C. Quello della ragazza sarebbe quindi il 18esimo caso di meningite C sui 23 verificatisi in Toscana dall'inizio dell'anno (61 se si conta dall’inizio del 2015);

25 FEBBRAIO: La meningite in Italia non si arresta e fa registrare altri nuovi contagi, stavolta a Prato e a Fano. Nel primo caso è stato colpito un uomo di 63 anni, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Prato per infezione batterica da meningococco di tipo C. L'uomo si sarebbe sentito male il giorno dopo aver ricevuto la dose gratuita di vaccino come predisposto dalla Regione Toscana agli inizi del mese. Il secondo caso è quello della bimba di tre anni di Fano ricoverata in pediatria nell'ospedale delle Marche Nord: anche la sua è meningite di tipo C;

 

18 GENNAIO: Prognosi ancora riservata sulle condizioni di salute della ragazza di 22 anni originaria di Grosseto e ricoverata al Sant'Orsola di Bologna dopo aver manifestato i sintomi di un'infezione da meningococco di tipo B; è ancora stabile seppur grave il 58enne di Fucecchio ricoverato all'ospedale di Empoli. L'uomo è stato trasferito al Centro Grandi Ustionati di Pisa per curare i danni alla pelle che la meningite, nel suo caso del ceppo C, ha provocato. In entrambi i casi i medici sono restii a sbilanciarsi e continuano con le cure. A Genova, Prato e Lucca sono stati registrati altri quattro casi totali di infezione da meningococco: ad ammalarsi sono stati un quarantenne, dirigente delle Ferrovie che abita nel Levante ligure e una donna di 60 anni di origine milanese in vacanza a Rapallo, ricoverata al Galliera di Genova, mentre a Prato è stata colpita una 27enne (meningite di tipo C) e a Lucca un uomo di trent'anni;

 

12 GENNAIO: I casi di meningite in Italia continuano nel 2016 ed è di nuovo la regione Toscana ad essere protagonista, seppure indiretta: un ragazza di 22 anni originaria della provincia di Grosseto ma residente a Bologna è ricoverata in ospedale nel capoluogo emiliano per un caso di meningite di tipo B.

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