Scoperta la "Stonehenge Siciliana" una pietra-calendario preistorica

Un enorme monolite ancora funzionante

Redazione
05/01/2017
Attualità
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Continua a stupire il territorio siciliano in ordine a ritrovamenti e scoperte di grande spessore e valore.

Tantissimi gli scavi in tutta l’isola ed in particolare a Gela che nell’ultimo periodo, sta facendo parlare di sé e, questa volta, non per fatti di cronaca nera ma per le tante scoperte avvenute di recente.

Non ultimo relitto navale greco più antico di tutta la Sicilia, restituito dal mare del golfo di Gela e risalente certamente  alla prima metà del VI secolo a.C.; il più antico relitto di nave greca mai ritrovato in Sicilia.

Non solo il mare ma anche il sottosuolo restituisce, di tanto in tanto, preziosi artefatti o come nel nostro caso un intero monumento: a pochi Km dal centro urbano, circa una decina, a poca distanza dalle necropoli preistoriche di Dessueri, Ponte Olivo e di Grotticelle,  è stato rinvenuta la Stonehenge Siciliana” ovvero una “Pietra Calendario” un megalite risalente certamente al periodo preistorico e probabilmente VI-III millennio a.C., utilizzato come calendario - per l’appunto - al fine di misurare le stagioni e i solstizi, avendo come riferimento i movimenti astrali. 

Per testare il monolite e le sue funzionalità, il 21 Dicembre, giorno del solstizio di inverno, studiosi ed archeologi si son dati appuntamento per un esperimento del tutto singolare,  grazie anche all’ausilio della moderna tecnologia: bussola, un drone con videocamera istallata e di macchine fotografiche,.

Scrivono gli scopritori nel loro resoconto e racconto: ”Alle ore 7:32 il sole illumina in modo perfetto la “pietra forata” e mentre il drone si avvicina mantenendo il più possibile l’asse a 113°  viene filmato quel fascio di luce che attraversa il foro e si proietta sul terreno. “Ciò che riusciamo a registrare da terra è sorprendente – l’esperimento è riuscito!”

Dell’eccezionale scoperta, sono stati immediatamente informati Archeologi ed astrofici ed il Direttore del Museo Archeologico di Gela, Dott. Turco.

L’ultimo atto?

Annunciare in conferenza stampa, oggi, 5 Gennaio presso la biblioteca del Museo Archeologico di Gela,la straordinaria scoperta.

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