Furgone bianco, formalizzata la segnalazione

Non è escluso che la signora si sia spaventata in seguito all'allarme, già diffuso in tutta Italia, relativo al fantomatico furgone bianco

Redazione
28/01/2017
Attualità
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Alla fine l'autrice del messaggio audio che giraa su whatsapp e segnalava di un furgone bianco che aveva fotografato il figlio, forse nell'intento di rapirlo, si è fatta avanti. Probabilmente spinta dal polverone sollevato anche sui media, la donna ieri si è presentata negli Uffici della Squadra Mobile 

 

La donna ha precisato nei dettagli quanto verificatosi il giorno prima, intorno alle 10, nel  parcheggio del centro commerciale “ibleo”, riferendo di aver notato un furgone vecchio modello bianco con a bordo due persone (due uomini o una coppia) che, senza scendere dal veicolo, senza proferire alcuna parola, hanno presumibilmente scattato una foto nella direzione del figlio che si trovava comunque distante. Il bambino impaurito è corso dalla madre poco distante ed ha riferito il tutto, tanto che immediatamente la stessa si è premurata di avvisare i vigilantes del centro commerciale. Il personale addetto, monitorando la registrazione delle telecamere di sorveglianza non notava nulla di anomalo.

Gli uomini della Squadra Mobile, raccolto ogni dettaglio, hanno subito avviato un’attività di riscontro di quanto riferito. In particolar modo sono state estrapolate ed esaminate le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona ma, stante la distanza sistemi di ripresa rispetto al luogo dei fatti così come narrati, non è stato ancora possibile risalire alla targa o modello del veicolo mai “catturato” dagli obiettivi. Sono in corso tutti i possibili accertamenti per risalire al veicolo e/o all’identità dei soggetti a bordo indicati dalla donna e dal figlio.

La Polizia di Stato del capoluogo ibleo, in linea generale ed a prescindere da quanto opportunamente segnalato dalla donna, rammenta a tutti i cittadini che per qualsiasi fattispecie di reato o illecito amministrativo, è possibile contattare il numero di pronto intervento 113 o presentare un esposto o una denuncia presso gli uffici della Questura che sono sempre a disposizione degli utenti bisognosi anche solo di un confronto con le Istituzioni.

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