Gianluca Vindigni: la mia tesi in latino? Devo tutto al mio insegnante!

Intervista in esclusiva per Vittoriadaily.net

Concita Occhipinti
12/03/2017
Territorio
Condividi su:

Gianluca Vindigni, 26 anni, vittoriese, è diventato dottore in Lettere classiche all'Università di Catania.

Ma ormai tutta Italia parla di lui e del suo "estro" letterario, grazie alla sua tesi, discussa in latino: "De C. Iulii Caesaris sermone commentatio critica".

 Il giovane è tutt'oggi iscritto al corso di laurea specialistica in Filologia classica al dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania.

Eccolo in una intervista in esclusiva per i nostri lettori!

 

Come mai la scelta di presentare una tesi in latino?

La mia scelta di presentare una tesi scritta in latina mi entrò in testa a partire dal secondo anno di università, quando cominciai a rendermi conto di riuscire a maneggiare in maniera ottimale la lingua latina. L'amore per lo scrivere in latino, invece, nacque durante gli ultimi anni di liceo, sotto la guida del mio docente Daniele Liberto, con cui successivamente nacque anche un piacevole scambio epistolare in latino. Durante gli ultimi anni di università, però, cominciai a maturare la mia idea di provare a parlare latino, poiché facendo lezioni private notavo che mi veniva più immediato pronunciare una frase in latino oralmente piuttosto che scriverla. Così decisi di proporre il tutto al mio relatore Vincenzo Ortoleva, che senza remore mi diede il consenso per intraprendere la prova di questa tesi sperimentale.

Sei balzato agli onori della cronaca. Sei lusingato ?

Più che lunsingato oserei dire felice, perché non mi aspettavo completamente tutto questo interessa da parte della gente per una tesi in lingua latina (considerando anche il fatto che il latino è più odiato che amato). Non sapevo niente neppure di tutti questi articoli che avevano scritto su di me, ma non posso che esserne contento. Ma ovviamente questo è solo un momento, la vita è ancora lunga e la strada da fare è ancora davvero tanta.

Un pensiero rivolto al tuo insegnante...

Riguardo a Daniele Liberto ho molto da dire. Per me è stato come un padre didattico, un fratello più grande, mi ha sempre dato buoni consigli di vita oltre ad avermi aggiustato e indirizzato la testa verso il corretto metodo di studio. Di lui tento di imitare sempre tutto, il modo di spiegare, di affrontare un brano in latino, di approcciarmi con lo studio, e credo di non aver mai sbagliato. Un docente che faccia da guida è importante. Se non avessi avuto lui, quasi sicuramente non mi sarei neppure iscritto all'università. A lui devo davvero tutto.

 

Leggi altre notizie su Vittoria Daily
Condividi su: