Il “Gelo” per guarire dalla fibrillazione atriale

Comunicato stampa
23/03/2017
Attualità
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Nuovo traguardo della Cardiologia Interventistica dell’ASP di Ragusa. Grazie alla applicazione  della “Crioablazione”, una tecnica innovativa che si avvale del “freddo”, i pazienti con Fibrillazione Atriale hanno una nuova possibilità di cura.

«La fibrillazione atriale -  spiega il direttore della S.C. Cardiologia 1, Antonino Nicosia,  di Ragusa, è l’aritmia cardiaca più comune, che colpisce in Europa circa 10 milioni di persone. La attivazione atriale scoordinata, percepita dal paziente come cardiopalmo, determina una maggiore affaticabilità e un rischio embolico elevato in pazienti con età maggiore di 50 anni.»

Le cure tradizionali sono volte alla prevenzione del rischio tromboembolico (con farmaci anticoagulanti e/o device di occlusione dell’auricola sx) e all’interruzione mediante radiofrequenza dei “cortocircuiti” cardiaci che nascono proprio nell’atrio sx.

Da qualche mese si è introdotta la cosiddetta “crioablazione”: si usano  dispositivi a forma di palloncino (“criopalloni”) con temperatura media di -40  gradi che gelano e quindi cicatrizzano il tessuto da cui origina lo stimolo elettrico anormale.

«La crioablazione è la tecnica alternativa alla radiofrequenza e all’ablazione chirurgica”  dice il Dr. Giuseppe Campisi, che ha eseguito la metodica - oggi siamo in grado di garantire una migliore qualità di vita al paziente e maggiore sicurezza nella cura: minori complicanze ed incidenza di recidive, minore esposizione a radiazioni per tecnici e malati, sedazione molto meno profonda.»                   

«Grazie di cuore non solo al Dr. Campisi,  ma a tutta l’equipe tecnico-infermieristica di elettrofisiologia, specie al Sig. Carmelo Licitra, che con grande professionalità e dedizione ci hanno aiutato a raggiungere un traguardo importante. Siamo orgogliosi di offrire ai nostri pazienti una tecnica praticata solo in 3 ospedali siciliani -  dice il direttore Dr. A. Nicosia. Ringrazio la Direzione Aziendale, che ha sostenuto con fattività ed entusiasmo i miei progetti innovativi

Viva soddisfazione esprime il direttore generale, Maurizio Aricò: «La innovazione è un momento fondamentale della vita della nostra Azienda. Dobbiamo crescere dal punto di vista organizzativo, ad esempio potenziando la funzione delle reti tempo-dipendenti come quella dell’infarto; ma, al tempo stesso,  è importante che introduciamo tecniche innovative, anche facendo da battistrada innovatori in ambito regionale. Grazie quindi ai nostri specialisti che, come il Dr. Nicosia, danno lustro alla Azienda e al nostro territorio

 

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