Integrazione e accoglienza: gli ingredienti degli Scout del Comiso 1 contro ogni discriminazione

Conferenza di fine "Capitolo" al Naselli di Comiso

Orazio Rizzo
01/06/2017
Attualità
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"Ovunque vedete muri innalzati, voi costruite dei ponti per favore" (Papa Francesco 13 Giugno 2015)

Un successo in termini educativi e di integrazione sociale, quelli del Clan del gruppo scout Comiso 1, che giorno 26 Maggio 2017, presso il foyer del teatro Naselli di Comiso , hanno organizzato una conferenza di “fine Capitolo” sul tema “Gioventù migrante, l’ultima spiaggia” sulla discriminazione sociale e, oseremo dire, razziale ma anche sull’ esperienza di’integrazione ed accoglienza.

Relatori e ospiti della serata, l’ avvocato Dante di Trapani , il Dott. Alessandro Guastella, responsabile di un centro d'accoglienza SPRAR di Canicarao, il Dott. Giuseppe Malignaggi, capo clan del gruppo Vittoria 1° e responsabile del Centro diaccoglienza "Gerico" a Vittoria, della Fondazione “Il uon Samaritano”, Carina Gonzales e Monia Zago, componenti dell'associazione "Calicantus" e gestita da Giuseppe Di Mauro.

Il Clan del Comiso 1, aveva iniziato a Febbraio il percorso ( o “capitolo”, nel gergo scout n.d.a ) di approfondimento di quest'importante tematica sociale, sotto l’attenta e competente guida dei capi clan, Simona Sciortino ed Emanuele Battaglia, itinerario brillantemente esposto nel suo iter e nel pensiero che lo sottendeva, da Lorenza e Maria che hanno spiegato come il progetto non sia nato dal nulla, ma dalle idee condivise e ragionate da tutta la comunità RYS.

"Le parole di Papa Francesco all'udienza generale degli scout di tutt'Italia tenutasi il 13 Giugno 2015, ci ha parecchio interrogatohanno dichiarato le ragazze - infatti abbiamo deciso di mettere in pratica quanto appreso attraverso un articolato servizio sociale che oggi vogliamo estendere anche alla cittadinanza "

In questi mesi, i ragazzi hanno incontrato i loro coetanei “meno fortunati”, ospiti delle varie comunità di accoglienza del territorio ed i particolare di Canicarao, in modo da conoscerli meglio, sentire le loro storie e dimostrare che non erano soli.

“Abbiamo avuto modo di conoscere le culture di questi ragazzi – chiosano ancora le due giovanissime relatrici  - che non provengono tutti da un unico posto ma da varie parti della Somalia , Eritrea, Marocco, Egitto, Tunisia e che si affidano alla misericordia divina prima e durante aver affrontato i famosi "viaggi della speranza"".

Il progetto vuole essere il punto di partenza di un percorso che i ragazzi vogliono continuare, con l’obiettivo di collaborare con gli Enti e soprattutto con il Comune di Comiso che ha patrocinato l'evento.

Agli ospiti che hanno preso parte alla conferenza è stato chiesto di parlare di uno specifico ambito dell'immigrazione: dai naufragi ai sogni ed alle aspettative di queste persone, dai rapporti di integrazione sociale alla questione delle ONG (Organizzazioni Non Governative) che sono state coinvolte nello scandalo degli sbarchi .

Il tema della discriminazione è stato trattato dalle due rappresentati dell'associazione "Calicantus" che hanno portato il loro contributo in termini artistici, organizzando la mostra "Migrantes" tenutasi a Comiso presso la Chiesa dell'Immacolata e il Teatro Naselli qualche mese fa .

Alla conferenza hanno partecipato anche la prof.ssa Maria Rita Schembari , Padre Innocenzo Mascali, parroco della Chiesa Madre di Comiso e il clan del Comiso 2. Grande soddisfazione ed “orgoglio” hanno espresso e manifestato i due capi clan, Simona Sciortino ed Emanuele Battaglia che hanno curato e gestito la serata, realizzato un video sull’ esperienza entusiasmante dei ragazzi.

Al termine della serata, è stata letta al pubblico una poesia del rover Orazio Pucci , che ha anche moderato l’incontro insieme a Giulia Di Modica.

 

 

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