Ancora una famiglia vittoriese sull'orlo dello sfratto a Vittoria. Ieri, infatti, un ufficiale giudiziario è arrivago a Scoglitti nell'abitazione della signora Giacchi, soraella dell'imprenditore vittoriese Angelo Giacchi che, in questi mesi, si sta battendo al fianco di chi rischia di perdere la propria casa. In quell'abitazione la donna vive con il marito ed il figlio. La vicenda, simile a molte altre, inizia nel 2006 a seguito della concessione di un prestito servito a realizzare un magazzino per la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli. La crisi agricola ha però cambiato le carte in tavole e, secondo quanto riferito da Giacchi, poco dopo gli investimenti, la banca ha chiuso le porte e ha chiesto l’immediato rientro. "Per noi era impossibile- racconta- ed in poco tempo, a seguito di un’unica procedura, ci siamo trovati tutto all’asta". La casa della signora Giacchi, è stato ricostruito dal signor Angelo, è stata acquistata sei mesi fa dall’impiegata di una banca a 80.000 euro, a fronte di un valore iniziale di 195.000 euro accertato da perizia. "Poiché stiamo parlando di una delle banche con la quale siamo esposti- dichiara Angelo Giacchi- ci sorge il dubbio che la nostra pratica sia stata utilizzata per altri scopi».
L’ufficiale giudiziario si è presentato con l’avvocato della controparte e il fabbro per cambiare la serratura, ma a quel punto il cognato di Giacchi, 60 anni, ha avuto un malore. Il 118, intervenuto sul posto, ha accertato la pressione alta, ma l’uomo si è rifiutato di andare in ospedale. "Avevamo chiesto ancora qualche giorno - spiega Angelo Giacchi - perché c’è un ricorso che sarà discusso il 14 settembre al Tribunale di Ragusa. Intanto la Polizia mi ha comunicato che, avendo impedito l’ingresso nella casa, sarò denunciato per resistenza a pubblico ufficiale".
Alla fine, è stato tutto rimandato al 29 settembre. Sul posto anche Mariano Ferro, leader dei Forconi.