Successo di pubblico e di critica per la prima di "Bullo da morire", l'opera di teatro pedagogico scritta da Giuseppe Raffa per sensibilizzare bambini, giovani ed adulti verso l'emergenza che riguarda le violenze giovanili.
Si tratta di sei monologhi (protagonisti un bullo, una ragazza bullo, un padre, un insegnante, una vittima e quelli che stanno a guardare le violenze senza reagire) che il pedagogista dell’Asp 7 Giuseppe Raffa ha scritto, come lui stesso ha detto, senza alcuna pretesa teatrale ma, appunto, con il solo ed unico obbiettivo educativo e pedagogico. “Bullo da morire” è quindi un momento di teatro forum per alunni e studenti e vanta la regia della nota e brava attrice comisana Tiziana Bellassai. Tra gli attori si registra invece la partecipazione amichevole e straordinaria di Andrea Traina, regista cinematografico ed attore vittoriese, nel ruolo del padre.
"Obbiettivo pienamente centrato- ha detto lo stesso Raffa-. Un grazie di cuore, innanzitutto, alle scuole e ai fanciulli. Grazie ai bambini, alla dirigente Campo e agli insegnanti del Secondo circolo e della media Pirandello. Grazie alla Bufalino di Pedalino, agli studenti ed agli insegnanti della Ragionera, del liceo D'Arte e del Carducci. Grazie di cuore alle scuole di Vittoria , Giarratana e Monterosso. Scuole e dirigenti illuminati, sensibili ed attenti , come pochi, alle emergenze giovanili. Bullo da morire, scritta senza alcuna pretesa teateale, sarà replicata ad Acate, a Gela e in altri centri della provincia iblei e non. Significa che l'opera ha colpito nel segno, che i messaggi sono giunti ai destinatari. Trattasi di soddisfazione personale e professionale immensa, inaspettata e gratificante assai.