“Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. Omelia della XXIX Domenica del Tempo ordinario

I doveri civili e i doveri religiosi.

Orazio Rizzo
23/10/2017
Attualità
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Che rapporto c'è tra doveri civili e doveri religiosi ?

Gli uni possono invadere lo spazio degli altri ? Possono interagire entrambe per il bene comune ?

Nel vangelo di domenica scorsa, Gesù evita la "trappola" tesagli dai farisei ed è chiaro a tal proposito: a ciascunoil suo !

Come sempre ci aiuta a riflettere Don Beniamino Sacco, attualizzando la pagina del Vangelo e invitandoci alla riflessione.

Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. Nessuna commistione tra il potere affidato agli uomini e ciò che appartiene a Dio. La chiarezza di Gesù cozza contro la maldicenza dei discepoli dei farisei e degli erodiani. Costoro vorrebbero assoggettare Dio alla libertà degli uomini, quella stessa libertà che Dio ha dato loro; quasi a liberare l’ uomo dalle proprie responsabilità. Una sorta di teismo antropologico che svuota la persona umana e la rende marionetta davanti a Dio.

“Creati ad immagine e somiglianza di Dio”. Dio non usurpa mai quello che liberamente ha donato, anzi, contro l’uso o l’abuso della libertà della sua creatura, è impossibilitato ad intervenire, ha le mani legate, a dimostrazione che ogni essere umano ha la sua dignità così alta che nessuno si può arrogare il diritto di scalfirla, nemmeno Dio.

La religione di conseguenza, deve porsi nella stessa lunghezza d’onda di Dio, prodigandosi perché il bene comune sia l’ obiettivo da raggiungere da parte di quanti hanno responsabilità civili e religiose, senza invasioni di campo.

Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. Se è vero che dobbiamo rispettare le leggi di cesare, è altrettanto vero che c’è un solo Signore al quale dobbiamo rendere conto della nostra vita. Questa consapevolezza porta il credente a farsi critico di fronte ad ogni potere umano che si ponga come assoluto e peggio ancora come idolatrico. La storia ci insegna che tutte le volte che un potere politico si sia arrogato il diritto di farsi dio, l’umanità ha sperimentato le tragedie più grandi. E’ altrettanto vero che tutte le volte cha la religione ha preteso di sostituirsi alla politica, si sono create delle fratture tra i due mondi le cui conseguenze sono andate a detrimento del bene comune.

Rispettare le leggi dello Stato è un dovere di ogni cittadino; lo è in modo particolare per qanti si definisco no credenti. Il rispetto della legge è il rispetto di ogni persona, perché la legge, naturalmente quella giusta, salvaguarda i diritti di tutti, calpestarla genere un malessere generale. Ecco lo spirito con cui bisogna leggere le parole di Gesù: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio

P. Beniamino Sacco

 

 

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