Sono già entrati nel vivo i festeggiamenti parrocchiali in onore di San Giovanni Bosco e che si concluderanno il prossimo 4 febbraio con la solenne processione del simulacro del Santo che girerà per le vie del quartiere.
Festa sentita quella del Bosco, che richiama fedeli anche da altre parti della città e che corrono a rendere omaggio al Santo dei giovani.
Così è stato definito San Giovanni Bosco per aver educato migliaia di giovani e dato loro speranza e un futuro migliore, ma soprattutto una âdignità â, quali persone e lavoratori, valore e diritto calpestati nellâItalia di inizi novecento.
Grande il merito del torinese Don Bosco, opera perpetuata dalla Congregazione dallo stesso fondata, la âSocietas Sancti Francisci Salesiiâ, Società di San Francesco di Sales, meglio conosciuti come Salesiani, che in pochissimi anni dopo la fondazione, âcolonizzaronoâ positivamente i quattro angoli della terra, portando ovunque il messaggio evangelico.
Notissime le scuole professionali salesiane, che per decenni insegnarono âun mestiereâ a tantissimi giovani, così come famose sono le tipografie degli stessi che pubblicano libri ed opuscoli.
La festa nostrana presenta un programma semplice ma significativo e di taglio spirituale: ogni giorni la S. Messa anmata da un gruppo parrocchiale diverso: la San Vincenzo e la Caritas, lâA.C., Il gruppo di San Pio, il Movimento Peresenza del Vangelo, il gruppo Regina della pace ed altri ancora; giorno 31 gennaio, memoria liturgica di San Giovanni Bosco, la S. Messa sarà presieduta dal Vescovo Cuttitta.
Previsto anche un momento di comunione fraterna per sabato 3 febbraio, con la Sagra della ricotta e della salsiccia e delle mitilugghie.
Infine la solenne processione con il simulacro del Santo che animerà le vie del quartiere domenica 4 febbraio e che segnerà la fine dei festeggiamenti.
âDon Bosco â scrive il parroco Don Salvatore Conti â si è lasciato plasmare dallâ amore del Padre, diventando un vero padre per tanti giovani. Sullâ esempio di Don Bosco, accogliamo anche noi lâ amore del Padreâ
(foto: Vittoriain)