Aeroporto, CamCom propone di venderlo

Le dichiarazioni del "padre" del Pio La Torre, Pippo Digiacomo

Redazione
31/01/2018
Attualità
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Il neo presidente della Camera di Commercio Catania-Siracusa-Ragusa, Pietro Agen, ha le idee chiare sul sistema aeroportuale del Sud est: non ci sono vie d’uscita e bisogna vendere ai privati. Un ticket unico da mettere sul mercato con, sul piatto, Fontanarossa Catania e Pio La Torre Comiso. Agen ha anche ipotizzato una valutazione per i due aeroporti, alla luce del traffico, delle potenzialità di sviluppo e delle infrastrutture. In riferimento a Fontanarossa in particolare ha parlato di un miliardo anche sulla base di una comparazione con la recente vendita dello scalo di Nizza. Non è ancora chiaro se l’attuale progetto sarà accolto e portato avanti da Sac, che, tramite Intersac, detiene anche il 65 per cento del Pio La Torre. La quotazione e la vendita di Comiso riguarderebbe quindi solo quella quota, lasciando il 35 per cento in mano pubblica, a meno di ulteriori sconvolgimenti. 

Sulla vicenda è intervenuto il "padre" dell'aeroporto di Comiso, l'ex deputato regionale Giuseppe Digiacomo, che ha dichiarato: Come avevo a suo tempo preannunciato, qualcuno comincia ad accarezzare l’idea di sbarazzarsi dell’Aeroporto di Comiso dopo che altri si sono “mangiati” impunemente 14.000.000 di capitale. L’attuale Amministratore Delegato sta facendo salti mortali e ed è pure bravo, ma senza le risorse che hanno bruciato e che gli hanno fatto trovare le casse vuote non può uscirne fuori. Intersac restituisca i soldi anticipati dal Comune di Comiso per i controllori di volo e con quelli l’Aeroporto ce la farà giacché i fondi per incentivare le nuove rotte sono cospicui. Comunque, dovranno passare sul mio cadavere fisico e su quello morale di migliaia e migliaia di cittadini che hanno visto in questa struttura l’unica vera nuova grande risorsa del Sud Est siciliano".

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