"L'Università che vogliamo": nasce l'associazione che denuncia gli abusi e gli inciuci in ambito Universitario

Il vittoriese Giombattista Scirè promotore e portavoce

Orazio Rizzo
05/03/2018
Associazioni
Condividi su:

Il ricercatore  e storico vittoriese Giombattista Scirè, torna a far parlare di sé, più battagliero che mai dopo la triste vicenda, tutta all’italiana, risalente a dicembre del 2011 che lo vide coinvolto e protagonista.

La commissione chiamata a giudicare i curricula dei candidati per un posto da ricercatore di Storia contemporanea alla sede di Ragusa della facoltà di Lingue, decise di assegnare la cattedra ad una ricercatrice con  il percorso accademico basato sull'Architettura, che – a dire della commissione – avrebbe avuto più meriti di Scirè, esperto invece della materia oggetto del concorso.

Il suo impegno civile e di riscatto, continua adesso con una iniziativa particolare e singolare ma che sta ottenendo consensi nel mondo accademico; si chiama "L'università che vogliamo” – di  cui Scire’ è per l’appunto portavoce e amministratore, ed è una associazione no profit che nasce con l’obiettivo di supportare attraverso consulenza legale i docenti universitari emarginati dal sistema accademico ed ancora per rendere pubblici ricorsi e denunce da parte dei cosiddetti whistleblowers.

"L'associazione - dichiara Scirè - vuole svolgere una funzione di incentivo nei confronti delle competenti autorità istituzionali, invitandole a censurare certi comportamenti sul piano dell'etica pubblica, oltre a decidere di costituirsi ad adiuvandum nei casi giudiziari più eclatanti e significativi nei 'concorsi truccati' che verranno scovati e denunciati".

La nuova struttura ha già fatto registrare l’interesse di molti: sono già circa 130 gli iscritti e 830 sostenitori attivi in rete che diffondono e condividono le iniziative dell'associazione che si è anche  gemellata con l'Osservatorio indipendente dei concorsi universitari; Tra gli obbiettivi quello di raccogliere 5700 firme per una petizione da consegnare al Presidente Sergio Mattarella. In Sicilia hanno aderito 20 ricercatori nei tre atenei: di Catania, Palermo e Messina.


(foto:repertorio web)

Leggi altre notizie su Vittoria Daily
Condividi su: