Catania ancora sconvolta dalla assordante deflagrazione di ieri avvenuta al civico 325 di via Garibaldi che ha fatto registrare un tragico e sconvolgente bilancio: due vigili del fuoco morti e una terza persona trovata carbonizzata.
Una violenta esplosione al piano terra della palazzina dove viveva un anziano 75enne, provocata, molto verosimilmente, dalla fuga di gas di una bombola che avrebbe innescato la violenta esplosione nella quale hanno perso la vita il proprietario, due vigili del fuoco ed altri due pompieri sarebbero stati ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi di Catania.
La squadra dei Vigili del Fuoco, si trovava sul posto perché allertata da un vicino che avvertiva un forte ed acre odore di gas fuoriuscire dal’l abitazione del vicino. Poi improvvisa la deflagrazione e l’ inevitabile.
Sulle cause indagheranno i periti nominati dalla Procura della Repubblica, capitanata dal Dott. Carmelo Zuccaro, che cercheranno di far luce e chiarezza sulle esatte circostanze e sulle dinamiche dell’ accaduto; dalle prime indiscrezioni, infatti, l’esplosione sarebbe avvenuta dall’ interno verso l’esterno ma nessuna pista è da escludere anche quella del tentativo di suicidio da parte dell’ anziano. Al momento – quale atto dovuto da parte della Procura etnea - risulta indagato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo Marcello Tavormina, 38 anni, capo della squadra dei Vigili del Fuoco.
Secondo la procura, nell'attività dei Vigili del Fuoco ieri sera a Catania ci sarebbe stata "una cattiva valutazione dei fatti" che avrebbe portato alle nefaste conseguenze.
(foto: archivio web)