Torna l’ora legale: questa notte (tra il 24 e il 25 marzo) alle ore 2.00 sposteremo le lancette avanti di 60 minuti ( un ora ) che comporterà più ore di luce ed un risparmio maggiore in termini energetici, ma una ora meno di sonno (croce per molti !).
La primavera porta con sé l'ora legale, ossia la convenzione (non solo italiana bensì europea) di mettere avanti di un'ora le lancette degli orologi durante il periodo primaverile ed estivo, per avere più la luce solare nel tardo pomeriggio (in cambio di un po' meno luce al mattino prestissimo).
Stando ai dati (Società Terna) nel 2016 grazie all'ora legale, in Italia si sono risparmiati 573 milioni di kilowattora. Una cifra pari al consumo elettrico medio annuale di 210 mila famiglie.
Risparmiare energia vuol dire anche avere cura dell’ ambiente: grazie all’ ora legale, infatti, consumando meno corrente, si immettono si evita di immettere nell'atmosfera, 300mila tonnellate di anidride carbonica.
Dobbiamo nel Settecento al grande Benjamin Franklin (l'inventore del parafulmine) l’ intuizione sul risparmio energetico;capì che facendo adattare l'orario ai cambiamenti della luce, durante l'estate si sarebbe risparmiato molto, in energia destinata all'illuminazione.
In Italia l'ora legale venne introdotta per la prima volta nel 1916. L'Unione Europea, nel 2001, ha stabilito che in ciascuno Stato membro il periodo dell'ora legale ha inizio alle ore 1.00 del mattino, ora universale, dell'ultima domenica di marzo e termina alle ore 1.00 del mattino, ora universale, dell'ultima domenica di ottobre. In Italia significa regolare l'orologio alle 2 del mattino e portarlo a segnare le 3.
Non tutti i Paesi del mondo hanno deciso di seguire la convenzione dell'ora legale. Alcuni l'hanno adottata in passato ma l'hanno abbandonata, altri addirittura seguono sempre l'ora legale e hanno sospeso l'ora solare.