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Mediterranea, passionale e determinata. L'intervista a una Donna che Produce il Cinema delle Donne.

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Mediterranea, passionale e determinata, è così Melina Arena. Rievoca molto le grandi attrici del Cinema del Neorealismo. Quando si usa il termine passionale, lo si può definire "passione di Cinema". Attrice e produttrice cinematografica, approda al set con Registi di fama nazionale, da Pupi Avati, Giorgio Amato a Claudio Fragasso. 

La Arena è prossima a produrre il corto "La Fune", della regista Stefania Rossella Grassi, che vede nel Cast quali protagonisti Tony Sperandeo e Gianni Ferreri. Nel Cast con i protagonisti, la stessa Produttrice, Melina Arena, Martina Marotta, Lorenzo Fantastichini, Emilio Franchini e Ludovica Lorenzetti. Il Direttore Della Fotografia de "La Fune" è Daniele Massaccesi. 
 
La ringrazio per il tempo concesso, questa Sua energia che trasmette nel Suo di Cinema?
"Mi identifico nei ruoli che interpreto, e quando una storia mi appassiona, sento l'esigenza di renderla in immagini, così da poter trasmettere la mia stessa emozione allo spettatore"

 
Qual è il genere cinematografico che vorrebbe maggiormente vedere nei Cinema Italiani?

 
"Più che il genere, amo il Cinema capace di sensibilizzare lo spettatore su temi di urgenza sociale. Capace di utilizzare contenuti universali con linguaggi diretti. Più importante del genere, infatti, è la modalità di un Cinema innovativo."

 
Ha scelto di produrre una Regista Donna; Stefania Rossella Grassi. Cosa l'ha colpita della scrittura di questa Regista e Sceneggiatrice?

 
"Stefania ha una spiccata sensibilità ed una dote chiamata fantasia. Quando incontri menti capaci a spaziare così da generi drammatici a commedie amare, ma che sono in grado di farlo con una tale "Gentilezza d'arte"; devono arrivare sugli schermi, è necessario, è una  premente esigenza cinematografica, perché questi sono Artisti che debbono dire qualcosa, e sanno dirla bene."

 
Secondo Lei, che futuro avrà il Cinema Donna nel Cinema Italiano?

 
"Le Donne hanno tecniche di scrittura e Regia con una personale visione futurista di un mondo che possa appartenere anche a loro. Io vorrei produrre tanto Cinema Italiano che indossa una veste rosa. "

 
La ringrazio tanto, non mancherò a questo appuntamento di un Cinema che (finalmente) si veste anche di rosa. 

 
"Grazie a Lei."


 

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