Il Vittoria Rotary Jazz Award consacra un altro talento del jazz. A vincere la nona edizione è il sassofonista bolognese Filippo Orefice "incoronato" dalla giuria di qualità, presieduta da Francesco Cafiso. Sul palco di Piazza Henriquez Orefice ha ricevuto il premio in denaro (duemila euro), direttamente dal presidente del Rotary Club di Vittoria Giuseppe Notararrigo. Il club service ha promosso anche la Rotary Jazz School, affidata alle cure di due "prof" americani: Lilly Santon e Jimmy Weinstein. È ancora una volta la Rotary Jazz School ha compiuto il miracolo di portare sul palco un’effervescente band composta da giovani e giovanissimi musicisti (dai cinque ai trent’anni d’età). Nella serata dedicata al concorso si sono esibiti anche i maestri Carlo Cattano al flauto, Mauro Schiavone al pianoforte, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Jimmy Weinstein alla batteria. Un altro pieno di jazz dato al carburante della macchina del festival che, per questa nona edizione, ha voluto sperimentare la formula no stop. Nove giorni consecutivi. Dal 18 al 26 giugno.
Secondo il presidente dell’Associazione Sicily Jazz Music Luciano D'Amico, “si tratta di un esperimento riuscito. Una formula che sarà ulteriormente rodata il prossimo anno, quando festeggeremo il decennale del festival”. D’Amico ha chiamato sul palco della rassegna il presidente delle Strade del Vino Arianna Occhipinti. L’associazione vinicola, insieme al Consorzio di Tutela del Vino Cerasuolo di Vittoria, ha offerto a ciascuno dei finalisti una bottiglia di pregiato Cerasuolo. Ieri sera, nel corso della finale del Vittoria Rotary Jazz Aword, il direttore artistico del festival ha ricevuto dal Club Unesco di Vittoria la targa di “Ambasciatore della musica". "Il jazz - ha annotato Sara Brullo, presidentessa del Club Unesco di Vittoria - è patrimonio dell'umanità e tu rappresenti un’umanità geniale e ricca di talento" .