E’ iniziata alle 18.00 circa, la "street adventure" promossa dal regista teatrale Marco Di Stefano, maestro del “teatro fisico e sociale” che si propone oramai mensilmente attraverso l’arte di mettersi in gioco e di scommettere su se stessi, utilizzando la tecnica del flah mob e del laboratorio all’aperto.
L’ esperienza si è snodata inizialmente lungo tutta la via Cavour dove i “cittadini” e i partecipanti hanno avuto modo di riflettere e sperimentare questo nuovo modo di fare e vivere l’arte a partire da se stessi sul tema proposto: la vita e la morte. Lungo tutto il percorso, il maestro suonava la sua tromba, quasi a dare il ritmo dell’incedere e l’input per continuare il percorso artistico ed umano, recuperando i partecipanti che a turno leggevano poesie casuali di Pablo Neruda e sul tema della morte tratte da “Antologia di Spoon Rivers” di Masters.
Dopo aver percorso tutta la via Cavour, sul grande palco allestito in Piazza, si è svolto e completato il laboratorio all’aperto con l’esecuzione delle “azioni performative”.
I partecipanti hanno simulato l’atto stesso del morire che si è trasformato in “vita e resurrezione” con la lettura ad alta voce dei brani tratti dalle poesie di Neruda appunto sul senso stesso della vita. Uno studio sull’arte del recitare, quindi, un vero e proprio laboratorio artistico continuato presso la sala Mazzone grazie al patrocinio dell'amministrazione comunale, con un lab teatrale aperto a tutti che naturalmente continuerà il prossimo mese!
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